venerdì 29 gennaio 2016

Opposizione a decreto ingiuntivo: mediazione al creditore opposto

Fonte:  www.laleggepertutti.it



Non è bastata la sentenza della Cassazione [1] a dirimere i contrasti sul soggetto a cui spetti, in caso di opposizione a decreto ingiuntivo, avviare il procedimento di mediazione obbligatoria dopo la prima udienza del giudice che decide sulla provvisoria esecuzione. I più attenti ricorderanno che la Corte, lo scorso dicembre, aveva attribuito tale onere al debitore opponente, in quanto titolare dell’impulso processuale. Orientamento che aveva già fatto scuotere la testa qualche isolato tribunale. Ora, un’ulteriore conferma che il punto è tutt’altro che pacifico viene da una sentenza del Tribunale di Firenze [2] che, distaccandosi nettamente dal pensiero della Suprema Corte, ha stabilito che l’attivazione della mediazione spetti al creditore opposto e che, in caso contrario, il decreto ingiuntivo decade automaticamente, con liberazione del debitore da ogni obbligo di pagamento.

Il lavoro accessorio: limiti e novità del Jobs Act

Il lavoro accessorio: limiti e novità del Jobs Act
Fonte:  www.laleggepertutti.it


Nuovi limiti per il lavoro occasionale: il compenso, infatti, non deve superare il limite di € 7.000 nel corso di un anno, da rivalutare annualmente (precedentemente il limite era di € 5.000).

Il lavoro occasionale di tipo accessorio è una particolare modalità lavorativa, che esula dallo schema tipico del lavoro subordinato, della collaborazione o del lavoro autonomo.

Pignoramento canoni locazione da oggi più facile

fonte:  www.laleggepertutti.it




Pignorare i canoni di locazione sarà più facile a partire dal 1° gennaio 2016: difatti le nuove norme, approvate dal Parlamento con la Legge di Stabilità 2016 [1], mettono il locatore con le spalle al muro, costringendolo a registrare l’affitto e, quindi, a rendere pubblica la percezione del reddito derivante dall’affitto. Ma procediamo con ordine.
 
 
Le sanzioni per il caso di locazione non registrata

La manovra di fine 2015, ha colpito seriamente il fenomeno degli affitti in nero. Già in precedenza il padrone di casa che avesse preferito tenere nascosto al fisco il contratto di locazione, non registrandolo o non mettendolo per iscritto, subiva una “sanzione” tutt’altro che lieve: oltre al pericolo di essere scoperto dall’Agenzia delle Entrate, si sommava il fatto che, sul piano civilistico, il suo accordo con l’inquilino era considerato inesistente. Questo significava – e significa tutt’ora – l’impossibilità di procedere, in caso di morosità dell’inquilino, alla procedura rapida dello sfratto; l’unica strada percorribile, in tali ipotesi, è solo la causa ordinaria per occupazione senza titolo, con i suoi tempi, costi e soprattutto un onere della prova più complesso (leggi: “Rilascio di mobile affittato senza contratto”). Insomma, per risparmiare le imposte, il padrone di casa si espone a un rischio molto più gravoso: l’impossibilità di ottenere la restituzione dell’immobile in tempi rapidi. Con tutte le conseguenze economiche che ciò comporta, in termini di mancati incassi.
 
A questo effetto, però, oggi se ne aggiunge un altro che è forse ancora più incisivo. La nuova legge di Stabilità prevede che, ogni volta in cui l’inquilino paghi un canone di locazione non “denunciato” al fisco con la registrazione del contratto, egli può chiederne la restituzione al padrone di casa entro 6 mesi dalla riconsegna dell’immobile, agendo contro di lui in giudizio. Lo può fare, dunque, sia quando ancora il contratto è in corso di esecuzione che quando è già scaduto (purché entro il successivo semestre). A quel punto, il giudice stabilirà il canone che ritiene essere “normale” per quel determinato tipo di contratto e condannerà il locatore a pagare all’ex conduttore le eccedenze, con tutti gli interessi e la rivalutazione monetaria (per maggiori informazioni sull’argomento leggi “la guida sull’affitto in nero”).
 
 
La registrazione del contratto di locazione

Tutti tali rischi che incontra il locatore in caso di affitto in nero (impossibilità di azionare la procedura di sfratto, nullità del contratto, obbligo di restituire le eccedenze sul canone di affitto) dovrebbero consigliare questi a registrazione il contratto di locazione, registrazione che – sempre in base alla legge di Stabilità 2016, ora tocca solo al padrone di casa. In particolare quest’ultimo deve registrare l’affitto entro 30 giorni, dandone documentata comunicazione all’inquilino e all’amministratore di condominio nei successivi 60 giorni. Fermo restando che le parti possono prevedere che il conduttore rimborsi al padrone di casa il 50% dell’imposta da questi anticipata, le nuove norme farebbero pensare che sia oramai superato il principio di responsabilità solidale di entrambe le parti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento. In attesa di chiarimenti, sembra più coerente la tesi secondo cui l’unico responsabile nei confronti del fisco è oggi il locatore.
 
 
L’Anagrafe tributaria

Con le recenti modifiche al processo civile, i creditori hanno la possibilità di accedere alle banche dati della pubblica amministrazione, tra cui – la principale – l’Anagrafe tributaria, ossia il maxi database dell’Agenzia delle Entrate da cui passano tutti i redditi percepiti dal contribuente. Ivi compresi i canoni di locazione. Stando così le cose, il creditore che intende effettuare un’esecuzione forzata contro il debitore, non avrà difficoltà a scoprire l’esistenza di un rapporto di locazione e a procedere con un pignoramento presso terzi, notificando al conduttore, tramite l’ufficiale giudiziario, l’ordine di pagare i canoni di affitto non già al padrone di casa, ma direttamente al creditore procedente.
 
Tale possibilità compete anche ad Equitalia che, peraltro, non dovrà neanche passare dalla procedura giudiziale, ossia dall’udienza in tribunale, potendo procedere al pignoramento di canoni di affitto e pigioni su semplice ordine impartito all’inquilino e notificato anche al locatore.

giovedì 28 gennaio 2016

Diritto di accesso agli atti amministrativi: come cambia

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Cambia la legge del 2013 sulla trasparenza della pubblica amministrazione e, con essa, il diritto di accesso agli atti da parte del cittadino [1]: un capovolgimento totale e radicale poiché viene sovvertito il concetto di “interesse” del privato ad acquisire dati e notizie dagli enti pubblici. L’interesse, ora, si presume sempre sussistente: la conseguenza pratica è che non sarà più necessario indicare, nell’istanza di accesso, anche la motivazione, ossia le ragioni per cui il cittadino chiede di poter visionare i documenti e gli atti in possesso della P.A. Sarà piuttosto quest’ultima a dover dimostrare quali propri interessi ostacolino l’accesso del cittadino. Dunque, un diritto di accesso a 360 gradi, salvo cozzi con particolari esigenze di riservatezza dello Stato o di altri privati. In particolare:

Accertamento fiscale nullo se l’Agenzia Entrate non deposita la delega

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L’accertamento fiscale sottoscritto da un dipendente dell’Agenzia delle Entrate che non è il direttore è nullo qualora quest’ultimo non abbia conferito al funzionario di turno la delega a firmare al suo posto. L’Agenzia delle Entrate deve esibire tale delega su richiesta del contribuente o, in caso di impugnazione dell’accertamento da parte di quest’ultimo, deve produrla in giudizio all’atto della propria costituzione. Diversamente l’accertamento è nullo e nulla bisogna pagare al fisco.
Tali principi, ormai condivisi dalla giurisprudenza unanime – finanche dalla Cassazione – sono stati recentemente ribaditi dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bari [1] che ha annullato un atto fiscale notificato a un contribuente difeso dal dott. Francesco Cotrufo.

mercoledì 27 gennaio 2016

Separazione dei coniugi: i beni trasferiti non sono pignorabili

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Buone notizie per quanti hanno debiti e, tuttavia, sono anche in procinto di separarsi: la norma, inserita in una delle ultime riforme del processo esecutivo, secondo cui il creditore può pignorare i beni trasferiti a titolo gratuito a terzi, anche senza bisogno di una revocatoria, non si applica al trasferimento di immobili contenuti all’interno di provvedimenti giudiziali o di accordi di separazione personale dei coniugi o di divorzio. È quanto chiarito dalle linee guida sul processo esecutivo appena diffuse dal Consigli Nazionale dell’Ordine dei commercialisti.

Carte prepagate con Iban ora pignorabili

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Finisce la possibilità di sfruttare le carte prepagate con Iban, per sfuggire ai controlli del fisco e far risultare la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) più “leggera” ai fini del calcolo dell’Isee. Infatti, un provvedimento adottato ieri dall’Agenzia delle Entrate include, nei dati che le banche devono inviare all’Anagrafe dei conti correnti (o, meglio detta, Anagrafe dei rapporti finanziari) anche le ricaricabili dotate di un proprio Iban sulle quali – come già molti italiani sanno bene – è possibile ricevere pagamenti.   In particolare, gli istituti di credito dovranno ora comunicare al maxi cervellone dell’Agenzia delle Entrate, non solo gli estremi delle suddette carte (e, quindi, la loro esistenza), con il relativo deposito iniziale e finale, ma anche la giacenza media mantenuta nell’anno e il totale delle movimentazioni in entrata e uscita.

Eredità: cosa non si trasmette mai agli eredi

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Erroneamente si crede che, alla morte di una persona – tanto nel caso in cui questi abbia lasciato testamento, tanto in caso contrario – gli eredi succedano in tutti i rapporti attivi (crediti) e passivi (debiti) del defunto. Ma non è così. La successione per causa di morte riguarda solo quei diritti cosiddetti “trasmissibili” che, in generale, sono quelli di natura patrimoniale. Esistono alcuni diritti che, per loro natura, non passano (o meglio, non si trasmettono) mai agli eredi. Eccoli qui di seguito sintetizzati in questa scheda.

Diritti trasmissibili
Gli eredi subentrano in gran parte dei diritti patrimoniali del defunto (per esempio: la proprietà di una casa, un credito vantato da terzi, la pensione, il diritto al risarcimento del danno nei confronti di eventuali responsabili, ecc.).

Il coniuge rinuncia all’eredità ma rimane nell’abitazione

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Il coniuge che rinuncia all’eredità può mantenere il solo diritto di abitazione e, quindi, pur non rispondendo dei debiti del defunto, avrà il diritto di continuare a vivere nell’immobile che era stato il tetto domestico e di coabitazione dei due. In tal modo, non vi è necessità che il coniuge superstite, spesso anziano, si sobbarchi i debiti solo per avere un’abitazione ove vivere negli ultimi anni della propria vita.


In cosa consiste il diritto di abitazione del coniuge

Al coniuge superstite, anche quando concorre con altri chiamati all’eredità, è riservato il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare. Egli ha anche il diritto di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni al momento dell’apertura della successione. Tale diritto non spetta su altri immobili, tipo case vacanze o simili.

Cartella di pagamento: ricorsi senza avvocato o commercialista

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Scatta la riforma del processo tributario: dal 1° gennaio 2016 il contribuente può presentare ricorso contro gli atti dell’amministrazione finanziaria (tra cui, innanzitutto gli accertamenti e le relative intimazioni di pagamento dell’Agenzia delle Entrate e le cartelle di pagamento di Equitalia) anche senza bisogno della difesa tecnica (avvocati, commercialisti, ragionieri, ecc.) se il valore della controversia non supera 3.000 euro (in passato il limite era di 2.582,28 euro). È questo uno degli effetti della recente riforma tributaria le cui novità sono oggetto di una circolare appena diramata dall’Agenzia delle Entrate

Bollette non pagate: distacco e riattivazione della luce

Fonte:   www.laleggepertutti.it



Cosa accade se non si paga una bolletta dell’energia elettrica entro la data di scadenza? Il fenomeno accade di frequente e per vari motivi: semplicemente perché ce ne siamo dimenticati oppure per un disguido nel servizio postale oppure perché abbiamo deciso di contestare le somme richieste o quei maxi-conguagli che ci lasciano sbalorditi!
In caso di contratto a condizioni regolato dall’Autorità per Energia Elettrica e il Gas, la bolletta deve indicare la data di emissione e quella di scadenza per il pagamento, scadenza che deve essere fissata almeno 20 giorni dopo la data di emissione; nei contratti del mercato libero, invece, i termini di pagamento sono indicati nel contratto di fornitura.
Se non si effettua il pagamento nei termini, nemmeno dopo aver ricevuto un sollecito, la potenza disponibile verrà abbassata del 15% ; in caso di depotenziamento è consentito un uso, seppur minimo, delle apparecchiature elettriche. Dopo 15 giorni, se la morosità persiste, avverrà il distacco della corrente.

martedì 26 gennaio 2016

Nuovo forfettario 2016, agevolazioni e limiti di accesso e permanenza

Fonte:   www.laleggepertutti.it


Il Regime Forfettario, il sistema di tassazione agevolata che ha sostituito il Regime dei Minimi, è stato profondamente innovato dalla legge di Stabilità 2016 [1]: tra le modifiche più significative abbiamo la previsione di un’imposta sostitutiva pari al 5% per chi inizia l’attività, e dei nuovi requisiti validi per l’accesso ai benefici.


Regime Forfettario: agevolazioni

lunedì 25 gennaio 2016

Autotutela: come farsi annullare gratis un atto illegittimo

fonte:  www.laleggepertuttti.it


Grazie all’istanza in autotutela (anche detto ricorso in autotutela) il contribuente può segnalare agli uffici finanziari eventuali errori o illegittimità presenti negli atti a questi notificati, consentendo loro di revocarli e di correggere eventuali inesattezze.
Qualsiasi amministrazione può essere destinataria di un ricorso in autotutela: si pensi all’Agenzia delle Entrate, l’Inps, il Comune, anche la stessa Equitalia che, sebbene formalmente non sia un ente pubblico, opera come tale ed è soggetto alla stessa normativa per quanto almeno riguarda i rapporti con il cittadino (obblighi di trasparenza e collaborazione).

NUOVE IMPRESE: PRESTITO A TASSO ZERO





Gli incentivi sono rivolti alle imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne. Le imprese devono essere costituite in forma di società da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda. Anche le persone fisiche possono richiedere i finanziamenti, a condizione che costituiscano la società entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni.

Sono finanziabili le iniziative per:

venerdì 22 gennaio 2016

Spid, Pin unico: come accedere a tutti i servizi pubblici.


Fonte:   www.laleggepertutti.it




Addio alle decine di user id, chiavi e password che periodicamente il cittadino è costretto a segnare ed aggiornare, per utilizzare i servizi online offerti dalle pubbliche amministrazioni: nasce infatti il sistema Spid, che permetterà a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale ai siti web di pubbliche amministrazioni ed altri enti aderenti.


Identità Spid: come funziona

Cartella di pagamento: termini di prescrizione

fonte:  www.laleggepertutti.it



Come tutti i debiti, anche quelli con il fisco e, in particolare le cartelle di pagamento, hanno un termine di prescrizione, ossia – se vogliamo usare un vocabolo di uso comune – una data di scadenza oltre la quale nulla è più dovuto all’erario. Capita però che Equitalia di ciò molto spesso “si dimentichi” e non solo non cancella il debito prescritto dai suoi archivi, ma addirittura inizi un pignoramento o minacci l’iscrizione di un’ipoteca o di un fermo auto. È quindi necessario conoscere con attenzione i precisi termini di prescrizione delle cartelle per far valere, in qualsiasi momento, i propri diritti.


mercoledì 20 gennaio 2016

Contratto di reimpiego studi professionali, nuove agevolazioni

Fonte: www.laleggepertutti.it

Contratto di reimpiego: beneficiari

Possono innanzitutto fruire della misura i datori di lavoro ai quali si applica il Contratto collettivo nazionale (Ccnl) Studi Professionali.
Per utilizzare il contratto di reimpiego, il datore di lavoro deve assumere un soggetto che possieda le seguenti caratteristiche:

– aver compiuto 50 anni di età;

– essere disoccupato o inoccupato di lunga durata.

martedì 19 gennaio 2016

Assegni, come cancellare il protesto

Fonte: www.laleggepertutti.it



Il protesto consegue al mancato pagamento di un titolo di credito, ossia un assegno o una cambiale. Ad esso la legge collega particolari conseguenze che, tuttavia, non sono “per sempre”, ma restano limitate a un arto di tempo determinato. Ma procediamo con ordine.


Quali conseguenze in caso di protesto dell’assegno?

Chi non paga un assegno subisce due tipi di conseguenze, la prima di carattere civilistico ed eventuale, la seconda di tipo amministrativo e necessaria:

Banche: restituzione degli interessi anatocistici senza fare causa

Fonte: www.laleggepertutti.it





La Crif, al pari di Experian Cerved e Ctc, sono Sic, ossia Sistemi di informazione creditizia: si tratta di banche dati detenute da soggetti privati (che nulla, quindi, hanno a che fare con lo Stato) in cui confluiscono i dati relativi a esposizioni debitorie nei confronti delle banche o qualsiasi altro intermediario di credito: si pensi alle richieste di mutui, prestiti, fidi, carte di credito, ecc. Non si tratta, quindi, di una banca dati pubblica come è, invece, la Centrale rischi tenuta dalla Banca d’Italia. Nella centrale rischi di Banca d’Italia sono censiti tutti i crediti concessi sopra i 30mila euro (se in sofferenza anche i crediti inferiori a 30mila euro). Nelle Sic, invece, gli istituti finanziari possono segnalare volontariamente tutti i dati relativi ai prestiti concessi.

Crif: come cancellarsi dalla banca dati

Fonte: www.laleggepertutti.it

La Crif, al pari di Experian Cerved e Ctc, sono Sic, ossia Sistemi di informazione creditizia: si tratta di banche dati detenute da soggetti privati (che nulla, quindi, hanno a che fare con lo Stato) in cui confluiscono i dati relativi a esposizioni debitorie nei confronti delle banche o qualsiasi altro intermediario di credito: si pensi alle richieste di mutui, prestiti, fidi, carte di credito, ecc. Non si tratta, quindi, di una banca dati pubblica come è, invece, la Centrale rischi tenuta dalla Banca d’Italia. Nella centrale rischi di Banca d’Italia sono censiti tutti i crediti concessi sopra i 30mila euro (se in sofferenza anche i crediti inferiori a 30mila euro). Nelle Sic, invece, gli istituti finanziari possono segnalare volontariamente tutti i dati relativi ai prestiti concessi.

Tra i più famosi ci sono Crif (www.crif.it), Experian (www.experian.it), Ctc (www.ctconline.it) e Assilea (www.assilea.it), con quest’ultima, in particolare, che censisce tutti i clienti leasing delle associate.

lunedì 18 gennaio 2016

Unicredit: NUOVE IMPRESE - START UP




Se vuoi metterti in proprio
Se hai bisogno di sostenere gli investimenti iniziali
Se sei un aspirante Imprenditore

Un approccio commerciale innovativo e un nuovo metodo di valutazione del merito creditizio a supporto delle piccole imprese.


Decreto ingiuntivo della banca: come difendersi.

Fonte: www.laleggepertutti.it
Spesso accade che, dopo aver stipulato un mutuo o un’altra operazione di finanziamento, non si riesca a coprire le rate dovute all’istituto bancario il quale prontamente si munisce del tanto temuto decreto ingiuntivo per recuperare il credito residuo.
Non sempre però l’atto notificato al debitore è pienamente legittimo: cosa fare per capire quando il decreto ingiuntivo presenta dei vizi e come tutelarsi?


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Il decreto ingiuntivo e la procedura di opposizione

Finanziamento tasso zero per giovani imprenditori: con SELFIEmployment prestiti agevolati fino a 50.000 euro




Da gennaio 2016 i giovani under 30 che vogliono avviare un’attività d’impresa potranno accedere ad un finanziamento tasso zero fino ad un massimo di 50.000 euro grazie al contributo SELFIEmployment, un credito agevolato a sostegno dell’autoimprenditorialità e dell’autimpiego che con il fondo rotativo finanzierà i progetti di 4.200 giovani imprenditori.


SELFIEmployment, il finanziamento tasso zero per under 30


Pignoramento casa: come evitarlo e che può fare il creditore?

Fonte: www.laleggepertutti.it

Il creditore può pignorare la prima casa?

Sicuramente sì, se è un creditore privato come una banca, un fornitore, ecc. Il creditore può pignorare la casa senza subire neanche limitazioni di importo: difatti, il pignoramento è possibile, in teoria, anche per cifre basse.

Il divieto di pignoramento della prima casa sussiste solo per Equitalia, ma a condizione che:

– il debitore abbia un solo immobile
– detto immobile sia accatastato a civile abitazione non di lusso;
– in detto immobile il debitore deve aver fissato la propria residenza.

Per acquistare per usucapione devono sussistere i seguenti presupposti:


1) il possesso del bene da parte di colui che intende usucapire l’immobile (cosiddetto possesso utile a usucapire) che deve essere allo stesso tempo:

– non vizioso, cioè non acquisito con violenza o clandestinità;

– continuo e ininterrotto per un determinato periodo (v. punto 2);

2) il decorso del tempo: gli anni per l’usucapione sono diversi a seconda delle situazioni (in base al quale si distingue tra usucapione ordinaria e abbreviata). Per quanto riguarda l’usucapione su un immobile altrui, in assenza di qualsiasi contratto (anche se nullo), si realizza dopo 20 anni.


Come deve essere il possesso per usucapire?


martedì 12 gennaio 2016

Attivazione voucher Inps per lavoro accessorio: come fare

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/

I voucher per lavoro occasionale accessorio, noti anche come ticket o buoni-lavoro, sono dei “biglietti”, sia cartacei che virtuali, che servono per retribuire le prestazioni occasionali o discontinue in modo regolare, offrendo al lavoratore sia paga che assicurazione Inps-Inail (previdenza e infortuni).
Purtroppo, però, anche se questo strumento è nato per semplificare la procedura di assunzione, la procedura di attivazione voucher non è affatto semplice, e richiede dei passaggi differenti, a seconda del tipo di buono acquistato: vediamo insieme come si attivano i voucher.

Canone Rai: guida per la famiglia su pagamento ed esenzioni.

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/

l canone Rai sarà addebitato sulla bolletta della luce relativa ai contratti sottoscritti solo per le abitazioni ove il contribuente ha fissato la propria residenza e sempre che si tratti di contratto ad uso domestico. Il fisco, infatti, a partire dal 1° gennaio 2016, presume automaticamente che, in tutte le case ove è attivata la corrente elettrica, adibite ad abitazione principale, vi sia anche un televisore. Tale presunzione può essere contestata dal contribuente attraverso un’autocertificazione da inviare all’Agenzia delle Entrate, Ufficio Torino 1 (su questo punto v. dopo).
Gli uffici, gli studi e gli esercizi commerciali pagheranno invece – sempre che nei locali sia presente un televisore – attraverso il bollettino postale tradizionale, in quanto si tratta di immobili non “a uso domestico”.

Novità immobili 2016, imposte ed agevolazioni

fonte: http://www.laleggepertutti.it


La Legge di Stabilità 2016 porta senz’altro delle novità positive, in materia di immobili: dal prolungamento, sino al 31 dicembre 2016, delle maxi detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni, l’acquisto di arredi e l’efficientamento energetico [1], all’abolizione della Tasi sulla prima casa e per gli inquilini, alla riduzione Imu sugli affitti, all’abolizione dell’Imu per gli agricoltori. Vediamo insieme che cosa cambierà.



venerdì 8 gennaio 2016

Come vendere casa senza notaio: usucapione in mediazione

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/

Vendita o donazione di un immobile con la causa di accertamento dell’usucapione o tramite l’accordo di mediazione: vantaggi, costi, tempi e aspetti fiscali.

Sta diventando sempre più frequente l’utilizzo di una causa di accertamento dell’usucapione per vendere un immobile o trasmetterlo a titolo gratuito (donazione). L’operazione, oltre a presentare il vantaggio di non dover ricorrere al notaio e di richiedere tempi brevi (stante l’intesa tra le parti), consente anche di liberare l’immobile da eventuali ipoteche o pignoramenti in corso: e ciò perché l’accertamento dell’usucapione ha effetto retroattivo, ossia retroagisce a prima del momento in cui il creditore ha iscritto l’ipoteca o ha avviato gli atti esecutivi. In pratica, poiché l’ipoteca e il pignoramento dell’immobile seguono il bene in caso di vendita (acquisto della proprietà a titolo derivativo), mentre l’usucapione è un modo di acquisto della proprietà “a titolo originario”, ne consegue che il possessore ultraventennale del bene lo acquista purgato da qualsiasi peso (per un approfondimento su questo tema leggi: “Pignoramento della casa: si evita con l’usucapione”).

giovedì 7 gennaio 2016

Nuove imprese a tasso zero: le domande dal 13 gennaio 2016


Conto alla rovescia per gli incentivi di Invitalia rivolti ai giovani e alle donne che vogliono avviare micro e piccole imprese.

Dal 13 gennaio 2016 parte infatti la misura “Nuove imprese a tasso zero”, che mette a disposizione 50 milioni di euro.

Le nuove agevolazioni rappresentano un aggiornamento della misura Autoimprenditorialità (decreto legislativo 185/2000, Titolo I), sono valide in tutta Italia e finanziano progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro.

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