mercoledì 28 ottobre 2015

Tassi usura mutui




Nell’ultimo anno, la Cassazione 350/13 (4)


Descrizione come viene calcolato il tasso di ususra.



venerdì 16 ottobre 2015

ROTTAMAZIONE DELLE ESECUZIONI GIUDIZIARIE ANTIECONOMICHE

fonte: http://www.adusbef.lombardia.it/

Le  recenti modifiche riguardanti il pacchetto Giustizia emanate dal Governo con il DL n. 132 del 12.09.2014 convertito in legge n. 162 del 10.11.2014, hanno suscitato un vespaio di critiche da molti fronti, in quanto le novità sono apparse subito farragginose, di difficile applicazione e comunque in alcuni casi di scarsa rilevanza pratica.
Tuttavia del marasma della normativa si scopre un minuscolo articolo (l'art. 164 bis) che potrebbe avere una applicazione di estremo interesse e importanza per la tutela del debitore.

lunedì 12 ottobre 2015

Accordo per il Credito 2015: al via la nuova Moratoria sul credito per le PMI

Fino al 31 dicembre 2017, le pmi2 che si trovano in temporanee condizioni di tensione finanziaria a causa della congiuntura economica3 e che al momento della presentazione della domanda sono "in bonis"4, potranno richiedere alle proprie banche:

a) una sospensione del pagamento della quota capitale per:

massimo 12 mesi per i finanziamenti;
6 o 12 mesi per i leasing (mobiliare o immobiliare). Verrà postergato anche l’esercizio di opzione di riscatto;
b) l'allungamento della durata dei finanziamenti (no leasing) a medio-lungo termine di massimo:

Diritti dei lavoratori collocati in CIG ordinaria e straordinaria


Anche durante il periodo di sospensione in CIG permane il diritto del lavoratore di mantenere il diritto al proprio posto presso l’originaria sede di lavoro, secondo il disposto dell’art. 2103 c.c. ed è illegittima l’assegnazione dello stesso a posto diverso da quello occupato precedentemente l’intervento di CIG (noti i numerosi precedenti nei confronti di Alfa Romeo, fra le tante: Pret. Milano 26/01/1983, in Foro It., 1983, I, 1135; Pret. Milano 03/11/1983, in Lav. 80, 1984, 335).
Al contempo, sempre secondo il disposto dell’art. 2103 c.c. permane in capo al lavoratore il diritto a svolgere mansioni equivalenti al proprio inquadramento professionale anche in occasione della rotazione nel periodo di CIG.


In caso di sovraindebitamento, il Tribunale può accogliere il “PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI” proposto dal debitore se non vi è contestazione da parte dei creditori.


Fonte:  www.altalex.com

Tanto afferma il Tribunale di Bergamo che in due recenti decreti di omologa (si vedano Decreti del Tribunale di Bergamo, Sezione seconda civile del 31/03/2015, giudice estensore Dott. Mauro Vitiello, RG:24/2015 e 25/2015, liberamente visionabili su www.studiolegalesances.it - Sez. Documenti) chiarisce come la valutazione del “piano del debitore” da parte del Giudice non inerisce la convenienza della proposta, riservata invece ai creditori, ma la legittimità e fattibilità della proposta stessa.

Nei casi di specie i debitori, persone fisiche, a fronte di un debito verso terzi di elevata consistenza (circa 300.000,00 euro) proponevano ai creditori il pagamento dei debiti con una significativa riduzione, arrivando al soddisfacimento nella sola percentuale del 2,5%.

La composizione delle crisi da Sovraindebitamento….una via di uscita dai debiti….




La recente legge n. 3 del 27 gennaio 2012 ha, per la prima volta, introdotto nel nostro ordinamento una procedura di esdebitazione destinata a coloro che non possono accedere alle procedure concorsuali previste dalla Legge fallimentare.

Il procedimento previsto dalla legge n. 3/12 é rivolto quindi ai privati ed alle piccole imprese e permette la cancellazione dei debiti pregressi (discharge) del debitore (persona fisica o ente collettivo ovvero consumatore) ivi compresi quelli verso il fisco (Equitalia).

La nuova legge é rivoluzionaria perché permette abbastanza facilmente di gestire situazioni debitorie prima impossibili da governare arrivando alla fine alla cancellazione dei debiti.

Banca, mi neghi il mutuo senza motivo? PAGA i danni.

Premettendo che, dopo aver promesso l’erogazione del mutuo al cliente, a banca non può tirarsi indietro, all’ultimo minuto. Il principio di “buona fede” contrattuale che impone

– ai privati di tenere un comportamento rispettoso della controparte e delle aspettative generate, con il proprio comportamento, nella conclusione dell’affare si applica anche agli istituti di credito. Che pertanto non possono, senza una valida ragione, interrompere le trattative con il cliente che chiede la concessione di un finanziamento. In caso contrario, scatta il risarcimento del danno che, se non può essere provato nel suo esatto ammontare, va liquidato “in via equitativa” (ossia secondo quanto appare giusto al giudice).

sabato 10 ottobre 2015

Prestito personale per le piccoli e grandi spese



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Il mercato degli affitti brevi sta infatti registrando un vero e proprio boom di richieste, sempre crescente; il proprietario dell’immobile è una sorta di piccolo imprenditore: utilizza la nostra Associazione come una vetrina per la sua casa e, soprattutto, come fornitore di clienti peri propri ambienti!

Agevolazioni prima casa: salve anche con l'acquisto gratuito


Per chi acquista una prima casa sono previste una serie di agevolazioni fiscali, condizionate al rispetto di determinati requisiti. Tra questi vi è l'obbligo di non cedere l'immobile prima dei 5 anni dall'acquisto. In caso di cessione infraquinquennale c'è la possibilità di non perdere i benefici fiscali, se il contribuente acquista un altro immobile, da adibire ad abitazione principale, entro un anno dalla cessione dell'immobile acquistato con i benefici prima casa. Finora l'Agenzia delle Entrate aveva affermato che solo l'acquisto a titolo oneroso di  un altro immobile, entro un anno dalla cessione della "prima casa", poteva bloccare la perdita delle agevolazioni fiscali. Con la risoluzione 49/E/2015, invece, afferma che anche l'acquisto a titolo gratuito salva i benefici.

giovedì 8 ottobre 2015

COS’È E COME FUNZIONA IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI


Quali sono i vantaggi della garanzia pubblica?
Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.


Prestiti: in aumento quelli concessi senza busta paga e senza garanzie.


Lavoratori in nero, autonomi ed artigiani. Si allarga la platea delle persone che in Italia si rivolgono ad istituti bancari ed a finanziarie per ottenere dei prestiti senza possedere una busta paga, quindi senza il minimo delle garanzie. Sul mercato esistono molte offerte, quasi tutte con tassi molti alti. Si possono richiedere prestiti sia online che con il metodo tradizionale.


 Chi non ha a disposizione una busta paga e non può fornire alcun tipo di garanzia era finora escluso dalla possibilità di richiedere prestiti personali. Con il passare degli anni e la crisi che ha colpito aree sempre più vaste del nostro paese, sono stati introdotti prestiti personali anche senza una busta paga o garanzia alternativa. I destinatari di questa forma di finanziamento sono coloro che non possono esibire, al momento della richiesta, un reddito dimostrabile, e pertanto chi lavora in nero, i precari, le casalinghe, ed i disoccupati.
Ogni mese sono molteplici le offerte disponibili, e prima di richiedere un finanziamento è bene esaminarle nel dettaglio in modo da non incorrere in errori.


mercoledì 7 ottobre 2015

Retroattiva la depenalizzazione dei reati fiscali

Buone notizie, dalla Cassazione, per i giocolieri delle norme tributarie: chi negli ultimi tempi ha commesso un’elusione fiscale e la sua posizione col fisco non è corretta e trasparente, non sarà più punito penalmente; e questo perché la condotta di chi, per risparmiare sulle tasse, pone in essere atti formalmente leciti ma che comportando un indebito vantaggio è stata depenalizzata a partire dallo scorso 1° ottobre 2015 [1].
 Tale riforma – ed è qui la parte più interessante – ha effetto retroattivo e si applica anche al passato: è questo un effetto del principio del “favor rei” il quale impone, nel caso di intervenuta abrogazione di una legge, che ai fatti passati si applichi la norma più favorevole nei confronti del colpevole.

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