venerdì 31 luglio 2015

Pignoramento stipendio e pensione: limiti e regole



Il DL n. 83/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.147/2015, introduce consistenti novità in materia fallimentare, civile e processuale civile e prevede, in particolare, nuovi limiti sul pignoramento della pensione e dello stipendio e prelievi forzosi sui conti correnti, misure previste nei casi in cui un creditore abbia a che fare con un debitore insolvente.



Credito di imposta per ricerca e sviluppo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo

Il Decreto MEF 27 maggio 2015, di attuazione del credito di imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo di cui all'articolo 3, D.L. n. 145/2013, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 luglio 2015, n. 174.
Possono beneficiare di tale credito tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019

giovedì 30 luglio 2015

Revoca beneficio prima casa entro massimo tre anni

fonte:   http://www.laleggepertutti.it/94339_revoca-beneficio-prima-casa-entro-massimo-tre-anni


La revoca del bonus sull’acquisto prima casa può intervenire entro massimo tre anni. Lo ha chiarito la Cassazione con una sentenza pubblicata ieri [1].   Requisiti Per ottenere le agevolazioni “prima casa” è necessario che: – l’abitazione trasferita sia una casa di abitazione “non di lusso” e quindi non presenti le caratteristiche “di lusso” [2], indipendentemente dall’anno di costruzione; – l’acquirente non sia titolare esclusivo o in comunione con il coniuge del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione di altro immobile abitativo situato nello stesso Comune in cui si sta effettuando l’acquisto;

Fermo e ipoteca di Equitalia: il giudice a cui presentare ricorso

fonte:   http://www.laleggepertutti.it/94364_fermo-e-ipoteca-di-equitalia-il-giudice-a-cui-presentare-ricorso
Ci sono volute le Sezioni Unite della Cassazione per chiarire un punto sinora assai controverso: la competenza sui ricorsi contro fermo e ipoteca iscritti da Equitalia vanno presentati al giudice ordinario (tribunale o giudice di pace) competente per valore, secondo le regole generali previste dal codice di procedura civile. Sempre che non si tratti di tributi, poiché, altrimenti, rientrano nella giurisdizione delle Commissioni Tributarie Provinciali.

Non passa quindi l’interpretazione secondo cui, contro il fermo o l’ipoteca, andrebbe sollevata l’opposizione all’esecuzione forzata, innanzi quindi al Tribunale, sezione esecuzioni. Ciò perché il fermo e l’ipoteca non costituiscono vere e proprie misure esecutive, ma sono solo atti con finalità cautelari del credito che non avviano il procedimento di espropriazione, ma servono solo a garantire la successiva riscossione. Dunque, anche la competenza sull’eventuale accertamento negativo del credito risulterà fissata non già in capo al giudice dell’esecuzione, ma al giudice ordinario o tributario, secondo le norme generali.

Nuova legge fallimentare: come cambia dopo il dl 83/2015


fonte:   http://business.laleggepertutti.it/5454_nuova-legge-fallimentare-come-cambia-dopo-il-dl-832015


L’ormai noto decreto legge “fallimenti” [1], appena approvato dalla Camera, mette mano alla legge fallimentare con alcune, importanti modifiche. Vediamole schematicamente in questo articolo.
 
Concordato preventivo
La proposta di concordato preventivo liquidatorio deve prevedere il pagamento di almeno il 20% dei rispettivi crediti per i creditori chirografari creditori (salvo nell’ipotesi di continuità aziendale).
 
Non vale più la regola del silenzio assenso nel calcolo delle maggioranze utili a fare passare i piani di concordato. I creditori che non esercitano il voto possono farlo nei venti giorni successivi alla chiusura del verbale.
 

mercoledì 29 luglio 2015

Istanza di assegnazione dei beni pignorati

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/94126_istanza-di-assegnazione-dei-beni-pignorati


Esecuzioni forzate e pignoramenti: con l’ultimo decreto legge di riforma del processo civile [1] è stata ritoccata anche la normativa relativa alla richiesta, avanzata dal creditore procedente, di assegnazione dei beni del debitore già pignorati. Si tratta, cioè, dei casi in cui il creditore, anziché richiedere al giudice la vendita del bene soggetto a esecuzione forzata, chiede invece che gli venga assegnato, a soddisfazione del proprio credito. Sappia, infatti, chi non è pratico di tribunali, che la vendita all’asta dei beni pignorati non è l’unica via che ha il creditore per soddisfarsi: egli potrebbe, in alternativa, presentare al giudice dell’esecuzione un’istanza per ottenerne, invece, la proprietà dei suddetti beni, a compensazione dei propri crediti. Se il valore del bene assegnato dovesse essere superiore rispetto al credito per il quale si agisce, il creditore dovrà versare al debitore la differenza; viceversa, se il valore del bene dovesse essere inferiore, all’esito dell’assegnazione il creditore avrebbe ancora diritto ad agire per la residua somma.
Ecco allora le novità contenute nella riforma.

Addio ipoteche Equitalia firmate da dirigenti illegittimi del fisco

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/94094_addio-ipoteche-equitalia-firmate-da-dirigenti-illegittimi-del-fisco


Non sono solo gli accertamenti fiscali a cadere sotto la ghigliottina dei giudici tributari perché firmati da uno dei 767 dirigenti illegittimi dell’Agenzia delle Entrate: ci sono anche le firme dei ruoli e, conseguentemente, le cartelle esattoriali di Equitalia e, in ultimo, le ipoteche da quest’ultima iscritte sulle case dei contribuenti che non hanno pagato. A dirlo è un’importante sentenza della CTP di Frosinone [1] che, così, si inserisce nel filone (maggioritario) delle pronunce contro il fisco. Va annullata, pertanto, l’iscrizione ipotecaria effettuata sulla base di uno dei ruoli firmati da un funzionario dell’Agenzia delle entrate che non sia un regolare dirigente.

Si estende a Equitalia la nullità dei ruoli dell’Agenzia delle Entrate

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/94097_si-estende-a-equitalia-la-nullita-dei-ruoli-dellagenzia-delle-entrate



Equitalia trema, e questa volta ne ha ben ragione: perché, per la prima volta, una commissione di giudici ha messo nero su bianco il principio dell’estensione della nullità dagli accertamenti fiscali alle cartelle esattoriali: in pratica la firma, anche solo su un semplice ruolo, apposta da uno dei 767 dirigenti illegittimi (ossia privi di poteri) dell’Agenzia delle Entrate si ripercuote anche sulla cartella di pagamento di Equitalia. La sentenza è stata depositata lo scorso 20 luglio dalla Commissione Tributaria Provinciale di Frosinone [1].

Mancato versamento di ritenute previdenziali ancora reato anche se sotto i 10.000 euro

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 32337 del 23 luglio 2015 ha affermato che il mancato versamento di ritenute previdenziali si configura come reato anche se il debito non è superiore a 10 mila euro e a nulla serve invocare l'applicazione delle disposizioni di cui alla Legge n. 67/2014, articolo 2.
La disposizioni introdotta dalla legge delega sulla depenalizzazione, chiarisce la Corte Suprema, non sono ad oggi applicabili in quanto il Governo non ha ancora provveduto ad emanare i relativi decreti attuativi. Dunque, la Corte ribalta le decisioni di primo e secondo grado, che avevano assolto l'imprenditore, e lo condanna per il fatto in questione.

martedì 28 luglio 2015

Omesso versamento escluso se dimostrata l'assoluta impossibilità di adempiere al debito




L'imprenditore / manager che durante la crisi non paga le ritenute previdenziali ma prima dell'accertamento si dimezza il compenso, presta fideiussioni a garanzia del debito e chiede al fisco la rateazione del debito stesso non è condannabile per omesso versamento in quanto il dolo non sussiste.
Nella Sentenza n. 31930 del 22 luglio 2015 la Corte di Cassazione ha così assolto dalla condanne di primo e secondo grado un manager di un'azienda, sostenendo che se l'imputato invoca l'assoluta impossibilità di adempiere al debito d'imposta, dimostrando che la crisi non è allo stesso imputabile e di non poter reperire la liquidità necessaria al pagamento del debito, lo stesso non può essere ritenuto responsabile dell'omissione. 

giovedì 23 luglio 2015

EQUITALIA : BOTTA TREMENDA ! SANATORIA 2015 NULLO E DOVUTO !

Sanatoria 2015: a distanza di oltre due anni dalla Legge n. 228/2012, che ai commi 527 e 528 dell’art.1 stabiliva la rottamazione (annullamento) delle cartelle Equitalia di importo non superiore a 2 mila euro, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 142 del 23.06.15, il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze attuativo delle modalità con cui sarà eseguito il discarico dei ruoli resi esecutivi fino al 31/12/1999.

lunedì 20 luglio 2015

Precetto nullo senza indicazione dell’accordo di composizione della crisi


Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/93666_precetto-nullo-senza-indicazione-dellaccordo-di-composizione-della-crisi



Precetto nullo senza il nuovo avviso al debitore: una conseguenza drastica per una previsione normativa che suona, a molti operatori del diritto, come un restyling di facciata, una forma priva di effetti pratici. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Il nuovo precetto. Con la riforma del processo civile e, comunque, solo a partire dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge [1], l’atto di precetto dovrà contenere l’ulteriore avvertimento che il debitore può, con l’ausilio di un organismo di composizione della crisi o di un professionista nominato dal giudice, trovare una soluzione alla sua situazione di indebitamente concludendo coi creditori un accordo di composizione della crisi o proponendo loro un piano del consumatore [2] (per la differenza vedi dopo). Si tratta di procedure, previste da una legge del 2012 [3], volte a cancellare tutti i debiti, senza essere costretti a pagare “vita natural durante”, attivabili anche quando il creditore sia uno soltanto.

La mancanza di questo avvertimento comporta la nullità del precetto. Una nullità – deve ritenersi – insanabile se non con la notifica di un nuovo precetto (o – come si vedrà a breve – se non c’è impugnazione entro 20 giorni).
E qui la questione più importante.

venerdì 17 luglio 2015

Società: nuovo accordo di ristrutturazione e concordato

Fonte:   http://business.laleggepertutti.it/5421_societa-nuovo-accordo-di-ristrutturazione-e-concordato




Il decreto legge contenente l’ultima riforma della giustizia [1] introduce una nuova norma all’interno della legge fallimentare destinata a risolvere le crisi da indebitamento delle imprese attraverso un accordo di ristrutturazione con gli intermediari finanziari come banche e finanziarie. La nuova norma è applicabile nel caso in cui l’impresa debitrice abbia un’esposizione debitoria per almeno la metà nei confronti dei banche e  intermediari finanziari. Oltre a ciò viene anche ridisegnato il concordato preventivo. Cerchiamo di vedere, più nel dettaglio, queste novità.

Il nuovo divieto di pignoramento del conto vale anche per i privati

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/93588_il-nuovo-divieto-di-pignoramento-del-conto-vale-anche-per-i-privati

L’ultima riforma del processo civile ha stabilito che, nel caso di pignoramento in banca di pensioni e stipendi accreditati sul conto corrente, il creditore può pignorare:
– con riferimento alle somme che si trovavano già depositate al momento della notifica del pignoramento, solo la misura che eccede il triplo dell’assegno sociale (attualmente pari a 448,52 e, quindi, il suo triplo è di 1.345,56). Pertanto, se un conto corrente contiene 2.000 euro al momento della notifica del pignoramento, la banca può dare al creditore solo 654,44 euro (ossia 2.000 – 1.345,56);

mercoledì 15 luglio 2015

Banche e anatocismo sotto scacco: interessi pompati sul finanziamento

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/93481_banche-e-anatocismo-sotto-scacco-interessi-pompati-sul-finanziamento


Anatocismo vietato già da un anno e mezzo non solo a Milano e Como: al coro dei tribunali che si scagliano contro la pratica bancaria di “pompare” gli interessi a carico del correntista, calcolandoli non solo sul capitale dato in prestito, ma anche sugli interessi già prodotti nelle precedenti mensilità (così aumentando sempre più l’importo da restituire all’istituto mutuante) è ora anche il Tribunale di Biella [1]. Secondo, infatti, quest’ultimo giudice, è stato sufficiente lo stop scritto (seppur genericamente) dalla Legge di Stabilità del 2013 per far scattare il divieto a partire dal primo gennaio 2014.

martedì 14 luglio 2015

Mutui a Tasso Fisso

Trust a titolo gratuito, revocatoria dei creditori più facile

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/93449_trust-a-titolo-gratuito-revocatoria-dei-creditori-piu-facile


Il trust, se a titolo gratuito, può essere facilmente revocato dai creditori del beneficiario. È quanto si evince da una sentenza del tribunale di Bologna dello scorso 23 aprile [1]. Questo perché tutte quelle volte in cui il debitore si spogli dei propri beni per impedire su di essi il pignoramento dei creditori, e lo faccia a titolo gratuito (tale è non solo la donazione, ma anche la costituzione del fondo patrimoniale o il trust gratuito), il creditore può rendere inefficace l’atto (revocandolo, appunto) semplicemente provando la consapevolezza del debitore di compiere un atto pregiudizievole al creditore (a tal fine basterebbe, per esempio, la dimostrazione che non vi siano altri beni utilmente aggredibili nel patrimonio del debitore).

Quando invece la cessione è a titolo oneroso (è il caso della compravendita), oltre alla suddetta prova il creditore deve anche dimostrare la consapevolezza, da parte del terzo acquirente, di partecipare a un atto in frode ai creditori (prova difficile da raggiungere se si tratta di un estraneo e non un parente stretto). Difatti, in questi casi, si deve anche tutelare il legittimo affidamento che l’acquirente abbia fatto su un contratto ritenuto, all’atto della stipula, pienamente valido.

venerdì 10 luglio 2015

Segnalazione centrale rischi: quando illegittima

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/93254_segnalazione-centrale-rischi-quando-illegittima


Non capita, purtroppo, di rado che la segnalazione del cliente in centrale rischi avvenga, ad opera della banca, a soli fini ritorsivi, ossia per mettere il correntista alle strette e ottenere il pagamento nel più breve termine possibile.
A fare un elenco di tutte le ipotesi in cui la segnalazione in centrale rischi presenta indici di anomalia, ed è dunque da considerare illegittima, è il Tribunale di Milano in una recente sentenza.

Gli indici di anomalia della segnalazione alla centrale rischi
Si considera illegittima la segnalazione alla centrale rischi quando:
– la segnalazione intervenga dopo diverso tempo dalla costituzione in mora del debitore, senza che nel frattempo la sua posizione sia sostanzialmente mutata (nel caso deciso dai giudici, la misura era stata adottata ben oltre un anno e mezzo dalla contestazione dei fatti al cliente);

Abuso edilizio: quando si prescrive?

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/93281_abuso-edilizio-quando-si-prescrive



Una costruzione abusiva, ossia costruita senza titolo edilizio (permesso a costruire) dà luogo contemporaneamente tanto ad un reato (abuso edilizio) quanto ad un illecito amministrativo. Il reato è soggetto a prescrizione nei termini che a breve diremo, mentre invece l’illecito amministrativo non si prescrive mai. Ne consegue che il Comune potrebbe ordinare la demolizione del manufatto abusivo (si tratta, infatti della sanzione a carattere amministrativo), mentre diversa risposta potrebbe essere data da un punto di vista penalistico, essendo probabile, dopo il decorso di quattro o cinque anni, che il reato edilizio sia prescritto.

Finanziamenti agevolati donne 2015 anche per professioniste

http://www.laleggepertutti.it/93246_finanziamenti-agevolati-donne-2015-anche-per-professioniste


Non solo credito alle imprese, ma anche alle semplici attività professionali: è questa la nuova estensione della garanzia offerta dal Fondo Pmi, grazie alla nuova circolare del Medio Credito Centrale [1].
La nuova normativa, in pratica, consente , alle professioniste che abbiano difficoltà ad accedere ai finanziamenti bancari, la copertura dell’80% della cifra richiesta da parte del Fondo di Garanzia per le Pmi, sino ad un plafond massimo di 2 milioni e mezzo di Euro: questo significa che, per ogni prestito concesso, la banca non potrà richiedere alla lavoratrice alcuna garanzia, nel limite della quota coperta dal fondo.
Ad esempio, se Tizia richiede alla banca un finanziamento di 100.000, il Fondo presterà la garanzia per 80.000 Euro, e la banca potrà richiedere alla cliente garanzie aggiuntive solo per i 20.000 Euro non coperti dallo Stato.

mercoledì 8 luglio 2015

Equitalia: l’intimazione di pagamento si può impugnare

fonte: http://www.laleggepertutti.it/93155_se-ricevi-da-equitalia-una-cartella-per-multe


Il contribuente che non abbia impugnato la cartella di pagamento di Equitalia può sempre ricorrere contro la successiva intimazione di pagamento (una sorta di sollecito inviato al contribuente), ma solo per vizi propri di quest’atto e non per quelli della prodromica cartella. Così, per esempio, potrebbe far valere l’eventuale omessa notifica della cartella (ossia, il fatto di non aver mai ricevuto, prima dell’intimazione di pagamento, un precedente atto da parte di Equitalia) o l’intervenuta prescrizione, nel frattempo, dell’obbligo di pagare gli importi iscritti a ruolo. Non si può, invece, impugnare l’intimazione per contestare vizi di forma o di contenuto della cartella di pagamento, specie se quest’ultima non sia stata impugnata e si sia resa definitiva (per esempio, la contestazione del calcolo degli interessi, la mancata indicazione del responsabile del procedimento, ecc.). Insomma, i vizi della cartella di pagamento possono essere sollevati solo entro 60 giorni dalla sua notifica; quelli dei successivi atti, come l’intimazione di pagamento, anche dopo.
A chiarire questo principio è la Commissione Tributaria Regionale del Lazio [1].

Se ricevi da Equitalia una cartella per multe

fonte: http://www.laleggepertutti.it/93155_se-ricevi-da-equitalia-una-cartella-per-multe



Ogni giorno centinaia di contribuenti ricevono cartelle di pagamento da parte dell’Agente della Riscossione (di solito Equitalia), molte delle quali sono relative a verbali per violazione del Codice della strada. Come deve comportarsi il cittadino che riceve una cartella di questo tipo?

Innanzitutto deve leggere la cartella con attenzione.
Le informazioni essenziali sono contenute alla seconda pagina della cartella: qui, infatti, devono essere indicati gli estremi della sanzione (data dell’accertamento e data della notificazione del verbale se avvenuta per posta), la targa dell’autoveicolo sanzionato e l’ente creditore.

Servizio civile, nuovo bando: occasione per ricevere formazione e trovare lavoro

fonte: http://www.laleggepertutti.it/93162_servizio-civile-nuovo-bando-occasione-per-ricevere-formazione-e-trovare-lavoro


Sul sito www.serviziocivile.gov.it è stato pubblicato un bando, con scadenza 31/07/2015 per la selezione di 985 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Italia, di cui:

– 823 da avviare nei progetti di servizio civile volti all’accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili in Italia;
– 12 da avviare nel progetto “Ambiente e dintorni” rivalutato dalla Regione Sicilia;
– 4 autofinanziati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione;
– 146 autofinanziati dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.

I canoni di affitto non pagati devono essere dichiarati al Fisco?

fonte: http://www.laleggepertutti.it/93164_i-canoni-di-affitto-non-pagati-devono-essere-dichiarati-al-fisco



La morosità nel pagamento dei canoni di affitto è un fatto tanto frequente che le procedure di sfratto ingolfano i Tribunali italiani e richiedono, proprio per il loro ingente numero, tempi non sempre rapidi. I numerosi problemi che la morosità porta con sé, relativi tanto alla mancanza di un reddito sperato per il proprietario – locatore, quanto (almeno nei casi di morosità incolpevole) allo stato di grave precarietà esistenziale di cui la morosità è solo uno dei sintomi, interessano i più disparati aspetti della vita della comunità. Non ultimo fra i tanti risalta l’aspetto connesso alle conseguenze fiscali della morosità del conduttore.
Il proprietario, cioè, si chiede se e come dichiarare al Fisco l’ammontare dei canoni pattuiti e risultanti dal contratto registrato, ma che non gli sono stati versati dal conduttore.

martedì 7 luglio 2015

La mancata tenuta delle scritture contabili non è reato: Cassazione

Con Sentenza 6 luglio 2015, n. 28581, la Corte di Cassazione ha precisato che la mancata tenuta delle scritture contabili da parte dell'imprenditore non comporta la condanna penale ma solamente la sanzione amministrativa prevista dall'art. 9, D.Lgs. n. 471/1997.
In particolare, i Giudici hanno chiarito che la condotta sanzionata dall'art. 10, D.Lgs. n. 74/2000 è relativa solamente all'"occultamento o distruzione delle scritture contabili obbligatorie e non anche quella della loro mancata tenuta".

lunedì 6 luglio 2015

Fondo di solidarietà per le imprese agricole: accesso in caso di eventi alluvionali e infezioni

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 152 del 3 luglio 2015, la Legge n. 91/2015 di conversione del Decreto Legge 5 maggio 2015, n. 51, recante "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali."
L'art. 5 prevede l'accesso al Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole, che hanno subito danni a causa di eventi alluvionali e di infezioni di organismi nocivi ai vegetali. 

Sabatini-bis, Circolare Mise

Sabatini-bis, Circolare Mise
Con Circolare 26 giugno 2015, n. 45998, il Mise modifica il punto 2.5 della Circolare 24 dicembre 2014, n. 71299 relativa alla disciplina dei finanziamenti per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di piccole medie imprese (c.d. Sabatini-bis).
In particolare, la modifica riguarda la soppressione delle parole "fatti salvi gli investimenti relativi al settore agricolo, di cui al regolamento 702/2014, che possono essere avviati solo successivamente al provvedimento di concessione degli aiuti".
Con tale intervento il Mise adegua quindi le regole dell'agroalimentare con gli altri settori dei servizi e manifatturiero e viene meno l'obbligo dell'avvio degli investimenti solo successivamente al provvedimento di concessione.

Processo penale: se il giudice è sostituito, la sentenza può essere annullata


Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/92879_processo-penale-se-il-giudice-e-sostituito-la-sentenza-puo-essere-annullata


Nel processo penale, a decidere la causa deve essere necessariamente lo stesso giudice che ha presieduto alla fase istruttoria di raccolta delle prove: pertanto è nulla la sentenza deliberata da un collegio che ha apprezzato, soppesando od escludendo, materiale probatorio formalmente acquisito da collegio di diversa composizione.

 La legge [1] infatti impone che alla deliberazione della sentenza concorrono, a pena di nullità assoluta, gli stessi giudici che hanno partecipato al dibattimento. Se alla deliberazione devono provvedere giudici diversi l’attività istruttoria precedentemente compiuta deve essere rinnovata. È la Cassazione [2] a ricordare il cosiddetto principio di immutabilità, funzionale al rispetto dei principi di oralità ed immediatezza: esso esige che a decidere il processo sia lo stesso giudice che ha presieduto all’istruttoria; tale principio comprende l’effettivo svolgimento dell’intera attività dibattimentale.  

Banche: nulli gli interessi maggiorati sul prestito

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/92858_banche-nulli-gli-interessi-maggiorati-sul-prestito



Sul calcolo degli interessi illegittimi le banche non ci stanno e continuano a fare di testa propria: e così fioccano le sentenze di condanna con cui i giudici continuano a bacchettarle; non si scherza, insomma, coi soldi dei correntisti ed è inutile fare il gioco delle tre carte per far riaffiorare dalla finestra quello che era uscito dalla porta.

L’anatocismo – ossia il calcolo degli interessi sia sul capitale dato in prestito che sugli interessi precedentemente maturati – è ormai illegittimo dal 2014, vietato dalla legge di Stabilità che era stata sufficientemente chiara nel metterlo fuori legge. La pratica è stata applicata per anni dagli istituti di credito ai danni dei correntisti che avevano contratto un finanziamento o un mutuo di vario tipo: in pratica, gli interessi – dispone la legge – vanno calcolati, ogni anno solo sul capitale dato in prestito, ma non anche sugli interessi già scaduti, altrimenti il debito lievita in modo spropositato.

venerdì 3 luglio 2015

Cartella di pagamento Equitalia: come contestare la notifica

fonte:  http://www.laleggepertutti.it/92730_cartella-di-pagamento-equitalia-come-contestare-la-notifica



Mettiamo subito in chiaro una cosa: con l’arrivo della cartella esattoriale di Equitalia il contribuente non può più contestare la pretesa fiscale a monte, essendo decorsi ormai i termini per farlo. Tanto per fare un esempio, chi riceve una cartella per un bollo auto non pagato, non può impugnare la cartella sostenendo che l’auto sia stata in precedenza rottamata o non sia di sua proprietà: rimettere in gioco le contestazioni sul “merito” degli importi è, insomma, ormai impossibile perché si tratta di censure che dovevano essere sollevate contro la prima richiesta di pagamento. Se poi quest’ultima non gli è mai giunta – sempre che non si verta in una delle ipotesi in cui la cartella è il primo atto notificato al contribuente – allora potrà eccepire il difetto di notifica del cosiddetto “atto prodromico”.

Dirigenti Agenzia Entrate: “Usurpatori”. Per l’UE: atti nulli in massa

http://www.laleggepertutti.it/92727_dirigenti-agenzia-entrate-usurpatori-per-lue-atti-nulli-in-massa


Accertamenti fiscali nulli perché firmati dai “falsi” dirigenti dell’Agenzia delle Entrate: sono parole che fanno tremare la terra, quelle che escono dalla Corte di Giustizia Europea [1] richiamata dalla recente sentenza della CTR Lombardia; quest’ultima appella i funzionari del fisco come “usurpatori di funzioni pubbliche” in quanto hanno sino ad oggi firmato degli atti arrogandosi poteri di una qualifica superiore che, in realtà (come chiarito dalla Corte Costituzionale) non avevano mai conseguito con un regolare concorso.

Seguendo l’insegnamento fornito dai giudici di Lussemburgo, il contribuente ha gioco facile in causa: infatti, ogni volta in cui questi contesti un vizio formale di un atto fiscale – come, appunto, la carenza di poteri di chi lo sottoscritto – non spetta a lui dimostrare i fatti a fondamento di ciò (ossia, procurarsi il curriculum vitae del funzionario), ma è piuttosto l’Agenzia delle Entrate che deve fornire la prova contraria (dimostrare, cioè, che il firmatario ha conseguito il posto a seguito di regolare concorso).

Pignoramento immobiliare: ora possibile anche contro il terzo acquirente

fonte: http://www.laleggepertutti.it/92513_pignoramento-immobiliare-ora-possibile-anche-contro-il-terzo-acquirente


Il Governo approva un decreto legge che modifica il codice civile  consentendo ai creditori di pignorare gli immobili anche nel caso in cui siano stati ceduti a terzi a titolo gratuito oppure assoggettati a vincoli di indisponibilità.
In altre parole, la norma facilita l’esecuzione forzata perché permette ai creditori di iniziare gli atti della procedura direttamente contro i terzi senza dover prima passare da un giudizio di revocatoria dell’atto con cui il debitore ha trasferito i propri beni.

Prima di questo decreto infatti il creditore che si riteneva pregiudicato da un atto del debitore volto a estromettere dal patrimonio di quest’ultimo uno o più beni era obbligato a iniziare una causa di revocatoria , ossia un giudizio con il quale chiedere al Tribunale di dichiarare nei propri confronti l’inefficacia dell’atto compiuto poiché arrecante pregiudizio alle proprie ragioni.

Anatocismo bancario: stop già dal 2014


fonte: http://www.laleggepertutti.it/92606_anatocismo-bancario-stop-gia-dal-2014



L’anatocismo bancario è fuorilegge già dal 1° gennaio del 2014 e i correntisti hanno diritto alla restituzione delle somme pagate all’istituto di credito o da quest’ultimo illegittimamente pretese: infatti, quando la banca calcola gli interessi essi vanno computati solo sul capitale residuo e non anche sul capitale maggiorato agli interessi maturati in precedenza.

Vendita di immobile per sottrarsi alle tasse: non sempre c’è reato

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/92637_vendita-di-immobile-per-sottrarsi-alle-tasse-non-sempre-ce-reato



Chi vende i propri beni con lo scopo di non pagare le tasse (e quindi ponendo in essere un atto che, nella sostanza, è solo simulato, perché volto a frodare il fisco) si espone ad una incriminazione per “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”;
tuttavia questo reato non scatta se le somme incassate a seguito di una vendita ritenuta simulata sono utilizzate per il pagamento di imposte anche se non si tratti di quelle oggetto dell’asserita sottrazione. È necessario provare che la vendita sia avvenuta a prezzi inferiori con la conseguente volontà di sottrarsi al versamento.

giovedì 2 luglio 2015

La ricerca telematica dei beni pignorabili è ora libera.

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/91825_la-ricerca-telematica-dei-beni-pignorabili-e-ora-libera



Tra le novità introdotte dal recente Decreto Legge di riforma del processo civile, vi è quella riguardante la ricerca telematica dei beni pignorabili che diventa finalmente libera, mediante accesso diretto del creditore alle banche dati utilizzate dalla pubblica amministrazione come l’Anagrafe Tributaria, gli archivi dell’INPS, il PRA, l’anagrafe dei conti correnti, i registri immobiliari, ecc.

In particolare il nuovo decreto legge [2] “liberalizza” la ricerca telematica dei beni del debitore da pignorare, senza che vi sia più necessità dei famosi – e mai emanati – decreti attuativi che l’originaria legge aveva imposto per l’operatività di tale riforma: pertanto il creditore, previamente autorizzato dal Presidente del Tribunale, potrà cercare beni mobili, immobili, autoveicoli e conti correnti da pignorare accedendo direttamente alle banche dati tributarie e previdenziali, nonché al registro automobilistico, senza doversi prima rivolgere agli ufficiali giudiziari, ma chiedendolo direttamente alle pubbliche amministrazioni interessate e titolari della relativa banca dati.  

mercoledì 1 luglio 2015

Buoni pasto: da domani non più possibile cumularli per fare la spesa

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/92221_buoni-pasto-da-domani-non-piu-possibile-cumularli-per-fare-la-spesa



Da domani non sarà più possibile fare la spesa al supermercato utilizzando contemporaneamente più buoni pasto elettronici, forniti dal datore di lavoro: a vietare, infatti, il cumulo dei buoni pasto è la recente riforma che consegna nelle mani dei lavoratori dei ticket restaurant solo in modalità elettronica, fino a massimo 7 euro al giorno, non utilizzabili oltre tale soglia e non spendibili nelle giornate non lavorative.

CONTANTI IN TRAPPOLA

Un nuovo stratagemma per rubare soldi dal bancomat: si chiama Cash Trapping, o forchetta.

Pignoramento dello stipendio: nuove regole

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/91913_pignoramento-dello-stipendio-nuove-regole



La legge [1] prevede le condizioni di pignorabilità dello stipendio, ovvero le somme dovute dai privati a titolo di stipendio, di salario o di altra indennità (incluse le pensioni) relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, che possono essere pignorate per crediti alimentari nella misura autorizzata dal Tribunale o da un Giudice da esso delegato.



Equitalia: più facile decadere dalla rateazione. Effetti e benefici.


fonte: http://www.laleggepertutti.it/92211_equitalia-piu-facile-decadere-dalla-rateazione-effetti-e-benefici



Lo schema di decreto sulla riscossione appena approvato dal Governo modifica le regole sui piani di rateazione con Equitalia. Ecco le novità più rilevanti.

Si decade dalla dilazione dopo 5 rate non pagate
Non saranno più necessarie otto rate non pagate, bensì solo cinque (non per forza consecutive) per decadere dal piano di rateazione. In questo modo, sarà molto più facile perdere il beneficio della dilazione del pagamento per chi salta gli appuntamenti mensili.   In ogni caso, viene confermato dalla legge ciò che sino ad oggi era scritto solo in una direttiva di Equitalia: per somme iscritte a ruolo fino a 50mila euro, si può ottenere la rateazione a semplice domanda, senza bisogno di allegare documentazione o prove sulle precarie condizioni economiche del contribuente.

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