martedì 29 dicembre 2015

Mutuo oltre l’80%. Può essere nullo?



È quanto stabilisce il Tribunale di Firenze: il mutuo concesso dall’intermediario finanziario superiore all’80% del valore ipotecario dell’immobile è considerato nullo. L’ordinanza potrebbe fare da guida ad altri casi, creando problemi a quelle banche che tendono a erogare più del limite stabilito allo scopo di incassare maggiori interessi e quote capitale.



martedì 22 dicembre 2015

Quando si può revocare un assegno

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/

Il correntista può ordinare alla propria banca di non pagare l’assegno bancario che egli ha emesso, ma lo può fare solo dopo il termine di otto giorni dall’emissione dello stesso (se l’assegno è pagabile all’interno dello stesso comune) o di quindici giorni (se è pagabile in altro Comune). In pratica, se il creditore che ha in mano l’assegno (cosiddetto prenditore) si reca allo sportello per il pagamento del titolo, e lo fa entro tale forbice di tempo (8 o 15 giorni), la banca deve ottemperare al suo ordine e deve pagarlo immediatamente; allo stesso modo, se non ci sono fondi, l’assegno deve essere protestato.

domenica 13 dicembre 2015

Tassa sui rifiuti: come pagare meno.


La Tari è la nuova Tassa sui rifiuti, una delle tre componenti della IUC, l’Imposta Unica Comunale, che sostituisce le vecchie Tares, Tarsu e Tia: il tributo è dovuto da chiunque possieda o detenga, a qualunque titolo, locali o aree esterne, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Esistono diverse ipotesi in cui è possibile fruire di agevolazioni sul tributo offerte dal Comune, oppure richiederne la riduzione o l’esenzione: molte amministrazioni, ad esempio, prevedono la riduzione per le abitazioni con un solo occupante, o per i casi in cui l’occupazione dell’immobile sia temporanea, o i dimoranti si trovino all’estero per gran parte dell’anno.

mercoledì 4 novembre 2015

CASA PIGNORATA: COME BLOCCARE LA VENDITA



La legge tenta di contemperare l’esigenza del creditore (quella di ottenere, dalla vendita dell’immobile pignorato, massima soddisfazione al proprio credito) con quella del debitore (non “svendere” i beni soggetti a pignoramento e, nello stesso tempo, riuscire a ricavare, dalla vendita forzata degli stessi, il maggior ricavo per poter estinguere, o ridurre in modo congruo, il proprio debito).

Nel mese di Ottobre anno 2015, presso il tribunale di Sassari è stata accolta l’istanza di sospensione di vendita immobiliare all'asta per eccesso di ribasso a vantaggio di una cliente della RETEFIN SRL seguita dal consulente RANALLI e dell'Avvocato Giuseppe Nicola MURINEDDU,

mercoledì 28 ottobre 2015

Tassi usura mutui




Nell’ultimo anno, la Cassazione 350/13 (4)


Descrizione come viene calcolato il tasso di ususra.



venerdì 16 ottobre 2015

ROTTAMAZIONE DELLE ESECUZIONI GIUDIZIARIE ANTIECONOMICHE

fonte: http://www.adusbef.lombardia.it/

Le  recenti modifiche riguardanti il pacchetto Giustizia emanate dal Governo con il DL n. 132 del 12.09.2014 convertito in legge n. 162 del 10.11.2014, hanno suscitato un vespaio di critiche da molti fronti, in quanto le novità sono apparse subito farragginose, di difficile applicazione e comunque in alcuni casi di scarsa rilevanza pratica.
Tuttavia del marasma della normativa si scopre un minuscolo articolo (l'art. 164 bis) che potrebbe avere una applicazione di estremo interesse e importanza per la tutela del debitore.

lunedì 12 ottobre 2015

Accordo per il Credito 2015: al via la nuova Moratoria sul credito per le PMI

Fino al 31 dicembre 2017, le pmi2 che si trovano in temporanee condizioni di tensione finanziaria a causa della congiuntura economica3 e che al momento della presentazione della domanda sono "in bonis"4, potranno richiedere alle proprie banche:

a) una sospensione del pagamento della quota capitale per:

massimo 12 mesi per i finanziamenti;
6 o 12 mesi per i leasing (mobiliare o immobiliare). Verrà postergato anche l’esercizio di opzione di riscatto;
b) l'allungamento della durata dei finanziamenti (no leasing) a medio-lungo termine di massimo:

Diritti dei lavoratori collocati in CIG ordinaria e straordinaria


Anche durante il periodo di sospensione in CIG permane il diritto del lavoratore di mantenere il diritto al proprio posto presso l’originaria sede di lavoro, secondo il disposto dell’art. 2103 c.c. ed è illegittima l’assegnazione dello stesso a posto diverso da quello occupato precedentemente l’intervento di CIG (noti i numerosi precedenti nei confronti di Alfa Romeo, fra le tante: Pret. Milano 26/01/1983, in Foro It., 1983, I, 1135; Pret. Milano 03/11/1983, in Lav. 80, 1984, 335).
Al contempo, sempre secondo il disposto dell’art. 2103 c.c. permane in capo al lavoratore il diritto a svolgere mansioni equivalenti al proprio inquadramento professionale anche in occasione della rotazione nel periodo di CIG.


In caso di sovraindebitamento, il Tribunale può accogliere il “PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI” proposto dal debitore se non vi è contestazione da parte dei creditori.


Fonte:  www.altalex.com

Tanto afferma il Tribunale di Bergamo che in due recenti decreti di omologa (si vedano Decreti del Tribunale di Bergamo, Sezione seconda civile del 31/03/2015, giudice estensore Dott. Mauro Vitiello, RG:24/2015 e 25/2015, liberamente visionabili su www.studiolegalesances.it - Sez. Documenti) chiarisce come la valutazione del “piano del debitore” da parte del Giudice non inerisce la convenienza della proposta, riservata invece ai creditori, ma la legittimità e fattibilità della proposta stessa.

Nei casi di specie i debitori, persone fisiche, a fronte di un debito verso terzi di elevata consistenza (circa 300.000,00 euro) proponevano ai creditori il pagamento dei debiti con una significativa riduzione, arrivando al soddisfacimento nella sola percentuale del 2,5%.

La composizione delle crisi da Sovraindebitamento….una via di uscita dai debiti….




La recente legge n. 3 del 27 gennaio 2012 ha, per la prima volta, introdotto nel nostro ordinamento una procedura di esdebitazione destinata a coloro che non possono accedere alle procedure concorsuali previste dalla Legge fallimentare.

Il procedimento previsto dalla legge n. 3/12 é rivolto quindi ai privati ed alle piccole imprese e permette la cancellazione dei debiti pregressi (discharge) del debitore (persona fisica o ente collettivo ovvero consumatore) ivi compresi quelli verso il fisco (Equitalia).

La nuova legge é rivoluzionaria perché permette abbastanza facilmente di gestire situazioni debitorie prima impossibili da governare arrivando alla fine alla cancellazione dei debiti.

Banca, mi neghi il mutuo senza motivo? PAGA i danni.

Premettendo che, dopo aver promesso l’erogazione del mutuo al cliente, a banca non può tirarsi indietro, all’ultimo minuto. Il principio di “buona fede” contrattuale che impone

– ai privati di tenere un comportamento rispettoso della controparte e delle aspettative generate, con il proprio comportamento, nella conclusione dell’affare si applica anche agli istituti di credito. Che pertanto non possono, senza una valida ragione, interrompere le trattative con il cliente che chiede la concessione di un finanziamento. In caso contrario, scatta il risarcimento del danno che, se non può essere provato nel suo esatto ammontare, va liquidato “in via equitativa” (ossia secondo quanto appare giusto al giudice).

sabato 10 ottobre 2015

Prestito personale per le piccoli e grandi spese



Puoi cambiare la rata ogni mese Senza Costi
La serenità di un prestito per realizzare i tuoi progetti.
Spendi l’importo richiesto come preferisci, senza aver bisogno di giustificare le tue spese
Scegli importo e durata: da 3.000 a 75.000 euro, rimborsabili da 12 a 120 mesi
Gestisci liberamente le tue rate.

Hai una stanza inutilizzata? "FALLA RENDERE!"




Cerchiamo stanze per i nostri associati da occupare per brevi periodi.
Se possiedi un immobile in città, una seconda casa o un immobile estivo che non utilizzi spesso, 
puoi guadagnare mettendo le stanze a rendita grazie agli “affitti brevi”.


Il mercato degli affitti brevi sta infatti registrando un vero e proprio boom di richieste, sempre crescente; il proprietario dell’immobile è una sorta di piccolo imprenditore: utilizza la nostra Associazione come una vetrina per la sua casa e, soprattutto, come fornitore di clienti peri propri ambienti!

Agevolazioni prima casa: salve anche con l'acquisto gratuito


Per chi acquista una prima casa sono previste una serie di agevolazioni fiscali, condizionate al rispetto di determinati requisiti. Tra questi vi è l'obbligo di non cedere l'immobile prima dei 5 anni dall'acquisto. In caso di cessione infraquinquennale c'è la possibilità di non perdere i benefici fiscali, se il contribuente acquista un altro immobile, da adibire ad abitazione principale, entro un anno dalla cessione dell'immobile acquistato con i benefici prima casa. Finora l'Agenzia delle Entrate aveva affermato che solo l'acquisto a titolo oneroso di  un altro immobile, entro un anno dalla cessione della "prima casa", poteva bloccare la perdita delle agevolazioni fiscali. Con la risoluzione 49/E/2015, invece, afferma che anche l'acquisto a titolo gratuito salva i benefici.

giovedì 8 ottobre 2015

COS’È E COME FUNZIONA IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI


Quali sono i vantaggi della garanzia pubblica?
Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.


Prestiti: in aumento quelli concessi senza busta paga e senza garanzie.


Lavoratori in nero, autonomi ed artigiani. Si allarga la platea delle persone che in Italia si rivolgono ad istituti bancari ed a finanziarie per ottenere dei prestiti senza possedere una busta paga, quindi senza il minimo delle garanzie. Sul mercato esistono molte offerte, quasi tutte con tassi molti alti. Si possono richiedere prestiti sia online che con il metodo tradizionale.


 Chi non ha a disposizione una busta paga e non può fornire alcun tipo di garanzia era finora escluso dalla possibilità di richiedere prestiti personali. Con il passare degli anni e la crisi che ha colpito aree sempre più vaste del nostro paese, sono stati introdotti prestiti personali anche senza una busta paga o garanzia alternativa. I destinatari di questa forma di finanziamento sono coloro che non possono esibire, al momento della richiesta, un reddito dimostrabile, e pertanto chi lavora in nero, i precari, le casalinghe, ed i disoccupati.
Ogni mese sono molteplici le offerte disponibili, e prima di richiedere un finanziamento è bene esaminarle nel dettaglio in modo da non incorrere in errori.


mercoledì 7 ottobre 2015

Retroattiva la depenalizzazione dei reati fiscali

Buone notizie, dalla Cassazione, per i giocolieri delle norme tributarie: chi negli ultimi tempi ha commesso un’elusione fiscale e la sua posizione col fisco non è corretta e trasparente, non sarà più punito penalmente; e questo perché la condotta di chi, per risparmiare sulle tasse, pone in essere atti formalmente leciti ma che comportando un indebito vantaggio è stata depenalizzata a partire dallo scorso 1° ottobre 2015 [1].
 Tale riforma – ed è qui la parte più interessante – ha effetto retroattivo e si applica anche al passato: è questo un effetto del principio del “favor rei” il quale impone, nel caso di intervenuta abrogazione di una legge, che ai fatti passati si applichi la norma più favorevole nei confronti del colpevole.

mercoledì 30 settembre 2015

Fondo di garanzia per i mutui prima casa

Presso il Ministero dell’economia e delle finanze è stato istituito il Fondo di garanzia per i mutui per la prima casa (legge 27 dicembre 2013, n.147, art. 1, comma 48, lettera C).
ll Fondo viene gestito da Consap Spa, la sua disciplina attuativa è dettata dal Decreto interministeriale del 31 luglio 2014.
Con il Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’economia e delle finanze e l’ABI, siglato l’8 settembre 2014, sono state disciplinate le modalità di adesione all’iniziativa da parte delle banche e degli intermediari finanziari.

Il Fondo, con una dotazione patrimoniale di 670 milioni di euro per il triennio 2014-2016, rilascia garanzie, a prima richiesta, nella misura massima del 50% della quota capitale su mutui ipotecari o su portafogli di mutui connessi all’acquisto e a interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica di immobili adibiti ad abitazione principale.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i mutui ipotecari erogati da banche o intermediari finanziari:
  • di ammontare non superiore a 250 mila euro;
  • destinati all’acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale, anche con accollo da frazionamento, non rientranti nella categorie catastali A1, A8 e A9 o con caratteristiche di lusso, e a interventi di acquisto e ristrutturazione ed accrescimento dell’efficienza energetica.
I soggetti finanziatori si impegnano a non richiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive non assicurative, nel rispetto dei limiti consentiti dalla legislazione vigente, oltre all’ipoteca sull’immobile.
Per l’accesso alla garanzia del Fondo non sono previsti limiti di reddito dei mutuatari.
All’atto di ammissione della garanzia, in presenza di più domande pervenute nella stessa giornata, il gestore del Fondo attribuisce priorità a i mutui erogati a: 
  • giovani coppie: nuclei familiari costituiti da almeno due anni, coniugati o conviventi more uxorio, con uno dei componenti con età inferiore ai trentacinque anni;
  • nucleo monogenitoriale con figli minori: persona singola non coniugata, separata, divorziata o vedova con almeno un figlio convivente minore;
  • giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico di cui all’articolo 1 della legge 28 giugno 2012, n. 92;
  • conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari. 
Per i mutui ai quali sia stata assegnata priorità, il limite massimo del tasso effettivo globale (Teg) applicabile ai mutui è stato posto pari al tasso effettivo globale medio sui mutui, rilevato dalla pubblicazione trimestrale del Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi della legge 7 marzo 1996, n. 108.
Le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono all’iniziativa possono adottare, a tutela dei mutuatari che presentino difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo, la sospensione dei pagamenti delle rate e/o le altre misure facoltative indicate nel modulo di adesione, allegato al presente atto.
L’elenco delle banche aderenti sarà disponibile presso il sito internet del gestore del fondo Consap Spa.
 
Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti ad assicurare la piena operatività della propria adesione all’iniziativa del Fondo entro 30 giorni lavorativi dalla trasmissione del modulo, a condizione che il Manuale d’uso sia stato emanato da almeno 30 giorni lavorativi.

venerdì 11 settembre 2015

Sequestrata la casa assegnata all'ex in quanto il presunto evasore ivi risiedeva: Cassazione


Con Sentenza 10 settembre 2015, n. 36530, la Corte di Cassazione ha precisato che è possibile procedere con il sequestro della casa assegnata all'ex coniuge qualora il presunto evasore conservi nell'immobile la residenza.
A tal proposito, è stato, inoltre, specificato che è rilevante la presenza del contribuente nell'abitazione durante la perquisizione della Guardia di Finanza.

giovedì 3 settembre 2015

La banca paga i danni se nega senza ragione il mutuo promesso (Il Sole 24 Ore, 2 settembre 2015)




Tribunale Messina. Buona fede violata

di Antonino Porracciolo
Tiene una condotta contraria a buona fede la banca che, senza una valida ragione, interrompe le trattative con il privato che chiede la concessione di un mutuo.
In questo caso, il privato stesso ha diritto al risarcimento del danno, da liquidarsi in via equitativa.
Sono le conclusioni di una sentenza del Tribunale di Messina (giudice Giuseppe Minutoli) dello scorso 29 giugno.
Un imprenditore aveva chiesto alla propria banca, nei cui confronti presentava una notevole esposizione dovuta all’utilizzo di fidi, l’erogazione di un mutuo per ripianare il debito; allo stesso tempo, la Regione siciliana aveva rilasciato all’uomo il nulla osta al conferimento di un contributo per far fronte a parte del passivo.

Start-up: finanziamenti a tasso zero per giovani e donne


In arrivo una svolta relativa alle misure di sostegno all’autoimprenditorialità nei settori della produzione dei beni e servizi. Al suo posto arriverà «Nuove imprese a tasso zero», una misura che si rivolgerà non solo ai giovani fino a 35 anni, ma anche alle donne indipendentemente dall’età, su tutto il territorio nazionale.

Il Mise di concerto con il Mef ha istituito un nuovo regime di incentivi a sostegno delle nuove imprese in attuazione del Decreto Legge 145/2013 (Destinazione Italia). Il testo, già firmato dal Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, è ora sulla scrivania del Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e sarà pienamente operativo presumibilmente da settembre.
Obiettivo della misura è sostenere la nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile e agevolarne lo sviluppo attraverso migliori condizioni di accesso al credito.

Risulta ormai estremamente difficoltoso utilizzare il fondo patrimoniale e altri vincoli sui beni immobili o mobili registrati o trasferire gratuitamente



Risulta ormai estremamente difficoltoso utilizzare il fondo patrimoniale e altri vincoli sui beni immobili o mobili registrati o trasferire gratuitamente gli stessi in frode ai creditori. Tutti gli atti a titolo gratuito, infatti, oltre che essere assoggettabili ad azione esecutiva entro un anno ai sensi del nuovo art. 2929-bis c.c., sono bloccati alla trascrizione della sentenza di fallimento ed acquisiti alla massa fallimentare se operati nei due anni antecedenti la procedura, ex art. 64, 2° co. l.f.. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 192 del 20 agosto 2015, con entrata in vigore il giorno successivo, della legge n. 132 di conversione del dl n. 83 infatti, ha creato ulteriori ostacoli a tali illeciti utilizzi modificando sia il codice civile che la legge fallimentare.

martedì 1 settembre 2015

Lombardia Agevolazioni per le start-up

Il Programma “Start Up e Re Start”




Regione Lombardia da qualche tempo sostiene e favorisce la nascita di nuove impreseintervenendo in modo attivo attraverso un Programma integrato d’interventi a favore della creazione d’impresa.

Il Programma è finalizzato allo sviluppo di un insieme di azioni coordinate che procedono in due direzioni: il sostegno a nuove imprese e il rilancio di attività esistenti.

Per gli over 60 arriverà il prestito vitalizio ipotecario: gli eredi salderanno il prestito.

Fonte:  http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11821609/Per-gli-over-60-arrivera-il.html

Dopo la Spagna e il Regno Unito anche l'Italia adotterà a settembre il prestito vitalizio ipotecario. Il nuovo strumento di finanziamento legato alla casa permetterà agevolmente alle persone con più di 60 anni di ottenere un prestito e lasciare l'immobile come garanzia alla banca. L'uomo non restituirà i soldi ogni mese ma saranno gli eredi a saldare il tutto al momento della sua morte. I discendenti però potranno anche decidere di stipulare un nuovo finanziamento con altre condizioni, di non rendere i soldi o di rinunciare completamente alla proprietà. Il prestito ipotecario, che già esisteva, è stato reso più flessibile grazie alla legge n. 44 del 2015 poiché ha permesso di abbassare l'età delle persone in grado di usufruirne da 65 a 60 anni.


venerdì 28 agosto 2015

Più facile accedere alla massa fallimentare

Fonte: Il Sole 24 Ore


Sono inefficaci ex lege e conseguentemente risucchiati nella massa fallimentare mediante la semplice «trascrizione» della sentenza di fallimento (e cioè l’inserimento della sentenza di fallimento in un pubblico registro) i beni oggetto di atti di donazione, di istituzione di trust e del vincolo di destinazione (e qualsiasi altro atto a titolo gratuito) posti in essere nei due anni anteriori al fallimento. È quanto dispone il nuovo comma 2 dell’articolo 64 della legge fallimentare introdotto dalla legge di conversione (la 132/2015) mediante l’aggiunta del comma 1-bis all’articolo 6 del decreto legge 83/2015 (il decreto «fallimenti»), vigente dal 21 agosto scorso.

Con gli istituti ammessa la moratoria.


Fonte: Il Sole 24 Ore

Con le banche può essere stipulato anche un “accordo di moratoria”, disciplinato anch’esso dal nuovo articolo 182-septies della legge fallimentare: si tratta di una convenzione che ha per oggetto debiti verso banche o intermediari finanziari, già scaduti o ancora a scadere, per i quali viene prevista una dilatazione dei termini di pagamento.


mercoledì 26 agosto 2015

Usucapione possibile con la mediazione

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/95222_usucapione-possibile-con-la-mediazione


Per far accertare l’intervenuta usucapione su un bene non è più necessaria la consueta causa in tribunale, ma – sempre che vi sia l’accordo tra le parti – ben si può procedere attraverso un accordo siglato in sede di mediazione.

lunedì 24 agosto 2015

In presenza di mutuo e ipoteca è possibile il pignoramento della casa

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/94994_in-presenza-di-mutuo-e-ipoteca-e-possibile-il-pignoramento-della-casa

Un errore comune di molti debitori è quello di ritenere che un immobile su cui vi sia già un’ipoteca non possa essere pignorato da altri creditori. Si tratta di una falsa convinzione: difatti, il debitore resta sempre titolare del bene, anche se su di esso egli ha concesso ipoteca per ottenere un finanziamento oppure l’ipoteca è scaturita da una sentenza o dalla stessa legge (è il caso del mutuo fondiario). Il codice civile, infatti, stabilisce che il debitore è responsabile delle obbligazioni da lui contratte con tutti i suoi beni, presenti e futuri: quindi, anche con quelli su cui è stata già iscritta un’ipoteca da altri.

martedì 18 agosto 2015

Bonus riqualificazione alberghi: click day al 12 ottobre

Nel sito del Ministero dei beni e delle attività culturali è stata pubblicata la data entro la quale potrà essere presentata l’istanza per la richiesta di attribuzione del credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive, previsto dall'art. 10 del D.L. n. 83/2014. Il click day avrà inizio, con riferimento alle spese sostenute nel 2014, dalle ore 10 del 12 ottobre 2015 e terminerà alle ore 16 del successivo 15 ottobre. In tale lasso temporale, le strutture ricettive ammesse al bonus dovranno inviare l’istanza per fruire del credito d’imposta, che è pari al 30% del totale delle spese. Per presentare l'istanza, gli interessati dovranno prima registrarsi al Portale dei procedimenti: la procedura di registrazione è resa disponibile dalle ore 10 del 15 settembre alle ore 16 del 9 ottobre 2015.

Equitalia: interessi troppo alti, cartelle annullate per usura

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/94814_equitalia-interessi-troppo-alti-cartelle-annullate-per-usura


Sebbene gli interessi di mora sulle cartelle di pagamento notificate da Equitalia siano predeterminati per legge e, quindi, almeno in teoria, dovrebbero essere comunque leciti, non capita sempre così: sarà colpa dei computer o di qualche dipendente che ha sbagliato i calcoli, di fatto, si potrebbe addirittura sconfinare nell’usura e, in tal caso, la cartella esattoriale sarebbe nulla. Ad accorgersene è stata la Commissione Tributaria Provinciale di Salerno che, con una recente sentenza [1], dopo aver annullato la pretesa di pagamento di Equitalia, ipotizzando contestualmente il reato per l’illegittima richiesta di interessi usurari, ha addirittura rinviato gli atti alla Procura della Repubblica affinché provveda ad accertare le conseguenti responsabilità penali.

Decreto Giustizia per la crescita: le misure in materia fallimentare, civile e sul Pct.

Fonte:  http://www.altalex.com/documents/news/2015/06/24/decreto-legge-sulla-giustizia-civile



Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 giugno 2015 n. 147, il decreto legge n. 83 recante modifiche alle disposizioni in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria. Tutte le misure adottate, si legge nel comunicato stampa diffuso dal Governo "muovono da un principio comune: un’azienda con problemi rischia di trascinare con sé altre imprese (fornitori di beni e servizi e intermediari finanziari) continuando a contrarre obbligazioni che non potrà soddisfare. Affrontare tempestivamente i casi di crisi aziendale consente di limitare le perdite del tessuto economico, sia nella dimensione strettamente imprenditoriale sia sul piano finanziario, o di risanare l’azienda, con benefici sul piano occupazione e più in generale tutelando il tessuto economico contiguo".

Aste Immobiliari

l Sole 24 Ore - Nel pignoramento immobiliare si accelerano i tempi. Il pignoramento perde efficacia se nei 45 giorni non vengono richieste vendita o assegnazione. Viene ridotto il termine di deposito della documentazione catastale da 120 a 60 giorni. Velocizzare tempi e uniformare le prassi, sembra questa la ratio delle modifiche avviate tra cui l'introduzione di un criterio di determinazione del valore di vendita dell'immobile in asta. Il criterio del valore catastale lascia il posto al «valore di mercato dell'immobile». Infine, una novità sostanziale e formale: la previsione della facoltà di pagamento rateizzato della vendita forzata. 

lunedì 17 agosto 2015

Riforma del Processo telematico: come cambia il PCT

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/94796_riforma-del-processo-telematico-come-cambia-il-pct

La nuova (ennesima) riforma della giustizia è legge: con il sì del Senato le regole del Dl n. 83/2015 diventano definitive e vanno a toccare – oltre a pignoramenti, esecuzioni forzate, fallimenti e concordati – anche il processo civile telematico (PCT). Ecco, in particolare, cosa cambia.

Deposito telematico
Cancellerie e giudici non potranno più rifiutare depositi telematici di atti introduttivi della causa o (come già in precedenza) di atti endoprocessuali. Per i primi, la scelta dell’invio tramite PCT resta una facoltà per gli avvocati; per i secondi è confermato l’obbligatorietà.
Tanto vale nei procedimenti civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione, innanzi al tribunale e nelle corti d’appello.

Saldo e Stralcio su Immobili Pignorati:In quali casi si ESTINGUE la procedura


mercoledì 5 agosto 2015

I nuovi limiti di pignoramento presso terzi non sono retroattivi

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/30202_i-nuovi-limiti-di-pignoramento-presso-terzi-non-sono-retroattivi


Le nuove regole sui pignoramenti presso terzi non hanno valore retroattivo: questo vuol dire che i mutati limiti di pignorabilità si applicano solo ai pignoramenti iniziati dopo l’introduzione della riforma [1].

La conseguenza pratica è questa: chi ha subito un pignoramento di 1/5 dello stipendio prima della nuova legge, pur avendo un reddito inferiore a 5.000 euro, non potrà chiedere la riduzione del pignoramento medesimo a 1/7 o 1/10, come previsto invece per le nuove procedure esecutive.

Come ormai a tutti noto, l’agente delle riscossione (ora Equitalia, ma in seguito potrebbe trattarsi anche di altri soggetti) è tenuto, dallo scorso anno, a rispettare nuovi limiti (a fronte del tradizionale “quinto”) nel caso di pignoramento di stipendi e pensioni:

lunedì 3 agosto 2015

Si può vendere l’auto col fermo amministrativo di Equitalia?

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/94464_si-puo-vendere-lauto-col-fermo-amministrativo-di-equitalia



“Equitalia ha iscritto il fermo amministrativo sull’auto di mia proprietà: che succede se la vendo o la rottamo?” Si tratta di una domanda che spesso ci rivolgono i lettori. In questo breve articolo cercheremo di spiegare, dunque, cosa si può fare e cosa invece è vietato se il proprio automezzo è stato interessato da un provvedimento dei fermo da parte di Equitalia.

Vendita dell’auto sottoposta a fermo amministrativo
La legge stabilisce che l’auto sottoposta a fermo amministrativo da parte di Equitalia o di altro agente per la riscossione non può più circolare: inoltre scatta l’inopponibilità, nei confronti di Equitalia, degli atti dispositivi del bene (donazioni, vendite, ecc.).

Pensione con 15 anni di contributi, a che età si può andare?

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/94453_pensione-con-15-anni-di-contributi-a-che-eta-si-puo-andare
Deroga Amato, è necessario un breve sunto, per comprendere appieno l’evoluzione negli anni. La normativa in questione, a tutt’oggi in vigore (come conferma una recente circolare dell’Inps [2]), rappresenta un’importante deroga al Decreto Salva Italia [3], o Riforma Previdenziale Fornero che dir si voglia, poiché riconosce la possibilità di ottenere la pensione di vecchiaia con soli 15 anni di contributi, per le seguenti categorie:

– lavoratori che possiedono 15 anni di contribuzione versati anteriormente al 31.12.1992;

venerdì 31 luglio 2015

Pignoramento stipendio e pensione: limiti e regole



Il DL n. 83/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.147/2015, introduce consistenti novità in materia fallimentare, civile e processuale civile e prevede, in particolare, nuovi limiti sul pignoramento della pensione e dello stipendio e prelievi forzosi sui conti correnti, misure previste nei casi in cui un creditore abbia a che fare con un debitore insolvente.



Credito di imposta per ricerca e sviluppo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo

Il Decreto MEF 27 maggio 2015, di attuazione del credito di imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo di cui all'articolo 3, D.L. n. 145/2013, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 luglio 2015, n. 174.
Possono beneficiare di tale credito tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019

giovedì 30 luglio 2015

Revoca beneficio prima casa entro massimo tre anni

fonte:   http://www.laleggepertutti.it/94339_revoca-beneficio-prima-casa-entro-massimo-tre-anni


La revoca del bonus sull’acquisto prima casa può intervenire entro massimo tre anni. Lo ha chiarito la Cassazione con una sentenza pubblicata ieri [1].   Requisiti Per ottenere le agevolazioni “prima casa” è necessario che: – l’abitazione trasferita sia una casa di abitazione “non di lusso” e quindi non presenti le caratteristiche “di lusso” [2], indipendentemente dall’anno di costruzione; – l’acquirente non sia titolare esclusivo o in comunione con il coniuge del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione di altro immobile abitativo situato nello stesso Comune in cui si sta effettuando l’acquisto;

Fermo e ipoteca di Equitalia: il giudice a cui presentare ricorso

fonte:   http://www.laleggepertutti.it/94364_fermo-e-ipoteca-di-equitalia-il-giudice-a-cui-presentare-ricorso
Ci sono volute le Sezioni Unite della Cassazione per chiarire un punto sinora assai controverso: la competenza sui ricorsi contro fermo e ipoteca iscritti da Equitalia vanno presentati al giudice ordinario (tribunale o giudice di pace) competente per valore, secondo le regole generali previste dal codice di procedura civile. Sempre che non si tratti di tributi, poiché, altrimenti, rientrano nella giurisdizione delle Commissioni Tributarie Provinciali.

Non passa quindi l’interpretazione secondo cui, contro il fermo o l’ipoteca, andrebbe sollevata l’opposizione all’esecuzione forzata, innanzi quindi al Tribunale, sezione esecuzioni. Ciò perché il fermo e l’ipoteca non costituiscono vere e proprie misure esecutive, ma sono solo atti con finalità cautelari del credito che non avviano il procedimento di espropriazione, ma servono solo a garantire la successiva riscossione. Dunque, anche la competenza sull’eventuale accertamento negativo del credito risulterà fissata non già in capo al giudice dell’esecuzione, ma al giudice ordinario o tributario, secondo le norme generali.

Nuova legge fallimentare: come cambia dopo il dl 83/2015


fonte:   http://business.laleggepertutti.it/5454_nuova-legge-fallimentare-come-cambia-dopo-il-dl-832015


L’ormai noto decreto legge “fallimenti” [1], appena approvato dalla Camera, mette mano alla legge fallimentare con alcune, importanti modifiche. Vediamole schematicamente in questo articolo.
 
Concordato preventivo
La proposta di concordato preventivo liquidatorio deve prevedere il pagamento di almeno il 20% dei rispettivi crediti per i creditori chirografari creditori (salvo nell’ipotesi di continuità aziendale).
 
Non vale più la regola del silenzio assenso nel calcolo delle maggioranze utili a fare passare i piani di concordato. I creditori che non esercitano il voto possono farlo nei venti giorni successivi alla chiusura del verbale.
 

mercoledì 29 luglio 2015

Istanza di assegnazione dei beni pignorati

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/94126_istanza-di-assegnazione-dei-beni-pignorati


Esecuzioni forzate e pignoramenti: con l’ultimo decreto legge di riforma del processo civile [1] è stata ritoccata anche la normativa relativa alla richiesta, avanzata dal creditore procedente, di assegnazione dei beni del debitore già pignorati. Si tratta, cioè, dei casi in cui il creditore, anziché richiedere al giudice la vendita del bene soggetto a esecuzione forzata, chiede invece che gli venga assegnato, a soddisfazione del proprio credito. Sappia, infatti, chi non è pratico di tribunali, che la vendita all’asta dei beni pignorati non è l’unica via che ha il creditore per soddisfarsi: egli potrebbe, in alternativa, presentare al giudice dell’esecuzione un’istanza per ottenerne, invece, la proprietà dei suddetti beni, a compensazione dei propri crediti. Se il valore del bene assegnato dovesse essere superiore rispetto al credito per il quale si agisce, il creditore dovrà versare al debitore la differenza; viceversa, se il valore del bene dovesse essere inferiore, all’esito dell’assegnazione il creditore avrebbe ancora diritto ad agire per la residua somma.
Ecco allora le novità contenute nella riforma.

Addio ipoteche Equitalia firmate da dirigenti illegittimi del fisco

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/94094_addio-ipoteche-equitalia-firmate-da-dirigenti-illegittimi-del-fisco


Non sono solo gli accertamenti fiscali a cadere sotto la ghigliottina dei giudici tributari perché firmati da uno dei 767 dirigenti illegittimi dell’Agenzia delle Entrate: ci sono anche le firme dei ruoli e, conseguentemente, le cartelle esattoriali di Equitalia e, in ultimo, le ipoteche da quest’ultima iscritte sulle case dei contribuenti che non hanno pagato. A dirlo è un’importante sentenza della CTP di Frosinone [1] che, così, si inserisce nel filone (maggioritario) delle pronunce contro il fisco. Va annullata, pertanto, l’iscrizione ipotecaria effettuata sulla base di uno dei ruoli firmati da un funzionario dell’Agenzia delle entrate che non sia un regolare dirigente.

Si estende a Equitalia la nullità dei ruoli dell’Agenzia delle Entrate

Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/94097_si-estende-a-equitalia-la-nullita-dei-ruoli-dellagenzia-delle-entrate



Equitalia trema, e questa volta ne ha ben ragione: perché, per la prima volta, una commissione di giudici ha messo nero su bianco il principio dell’estensione della nullità dagli accertamenti fiscali alle cartelle esattoriali: in pratica la firma, anche solo su un semplice ruolo, apposta da uno dei 767 dirigenti illegittimi (ossia privi di poteri) dell’Agenzia delle Entrate si ripercuote anche sulla cartella di pagamento di Equitalia. La sentenza è stata depositata lo scorso 20 luglio dalla Commissione Tributaria Provinciale di Frosinone [1].

Mancato versamento di ritenute previdenziali ancora reato anche se sotto i 10.000 euro

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 32337 del 23 luglio 2015 ha affermato che il mancato versamento di ritenute previdenziali si configura come reato anche se il debito non è superiore a 10 mila euro e a nulla serve invocare l'applicazione delle disposizioni di cui alla Legge n. 67/2014, articolo 2.
La disposizioni introdotta dalla legge delega sulla depenalizzazione, chiarisce la Corte Suprema, non sono ad oggi applicabili in quanto il Governo non ha ancora provveduto ad emanare i relativi decreti attuativi. Dunque, la Corte ribalta le decisioni di primo e secondo grado, che avevano assolto l'imprenditore, e lo condanna per il fatto in questione.

martedì 28 luglio 2015

Omesso versamento escluso se dimostrata l'assoluta impossibilità di adempiere al debito




L'imprenditore / manager che durante la crisi non paga le ritenute previdenziali ma prima dell'accertamento si dimezza il compenso, presta fideiussioni a garanzia del debito e chiede al fisco la rateazione del debito stesso non è condannabile per omesso versamento in quanto il dolo non sussiste.
Nella Sentenza n. 31930 del 22 luglio 2015 la Corte di Cassazione ha così assolto dalla condanne di primo e secondo grado un manager di un'azienda, sostenendo che se l'imputato invoca l'assoluta impossibilità di adempiere al debito d'imposta, dimostrando che la crisi non è allo stesso imputabile e di non poter reperire la liquidità necessaria al pagamento del debito, lo stesso non può essere ritenuto responsabile dell'omissione. 

giovedì 23 luglio 2015

EQUITALIA : BOTTA TREMENDA ! SANATORIA 2015 NULLO E DOVUTO !

Sanatoria 2015: a distanza di oltre due anni dalla Legge n. 228/2012, che ai commi 527 e 528 dell’art.1 stabiliva la rottamazione (annullamento) delle cartelle Equitalia di importo non superiore a 2 mila euro, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 142 del 23.06.15, il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze attuativo delle modalità con cui sarà eseguito il discarico dei ruoli resi esecutivi fino al 31/12/1999.

lunedì 20 luglio 2015

Precetto nullo senza indicazione dell’accordo di composizione della crisi


Fonte:  http://www.laleggepertutti.it/93666_precetto-nullo-senza-indicazione-dellaccordo-di-composizione-della-crisi



Precetto nullo senza il nuovo avviso al debitore: una conseguenza drastica per una previsione normativa che suona, a molti operatori del diritto, come un restyling di facciata, una forma priva di effetti pratici. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Il nuovo precetto. Con la riforma del processo civile e, comunque, solo a partire dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge [1], l’atto di precetto dovrà contenere l’ulteriore avvertimento che il debitore può, con l’ausilio di un organismo di composizione della crisi o di un professionista nominato dal giudice, trovare una soluzione alla sua situazione di indebitamente concludendo coi creditori un accordo di composizione della crisi o proponendo loro un piano del consumatore [2] (per la differenza vedi dopo). Si tratta di procedure, previste da una legge del 2012 [3], volte a cancellare tutti i debiti, senza essere costretti a pagare “vita natural durante”, attivabili anche quando il creditore sia uno soltanto.

La mancanza di questo avvertimento comporta la nullità del precetto. Una nullità – deve ritenersi – insanabile se non con la notifica di un nuovo precetto (o – come si vedrà a breve – se non c’è impugnazione entro 20 giorni).
E qui la questione più importante.

venerdì 17 luglio 2015

Società: nuovo accordo di ristrutturazione e concordato

Fonte:   http://business.laleggepertutti.it/5421_societa-nuovo-accordo-di-ristrutturazione-e-concordato




Il decreto legge contenente l’ultima riforma della giustizia [1] introduce una nuova norma all’interno della legge fallimentare destinata a risolvere le crisi da indebitamento delle imprese attraverso un accordo di ristrutturazione con gli intermediari finanziari come banche e finanziarie. La nuova norma è applicabile nel caso in cui l’impresa debitrice abbia un’esposizione debitoria per almeno la metà nei confronti dei banche e  intermediari finanziari. Oltre a ciò viene anche ridisegnato il concordato preventivo. Cerchiamo di vedere, più nel dettaglio, queste novità.

Il nuovo divieto di pignoramento del conto vale anche per i privati

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/93588_il-nuovo-divieto-di-pignoramento-del-conto-vale-anche-per-i-privati

L’ultima riforma del processo civile ha stabilito che, nel caso di pignoramento in banca di pensioni e stipendi accreditati sul conto corrente, il creditore può pignorare:
– con riferimento alle somme che si trovavano già depositate al momento della notifica del pignoramento, solo la misura che eccede il triplo dell’assegno sociale (attualmente pari a 448,52 e, quindi, il suo triplo è di 1.345,56). Pertanto, se un conto corrente contiene 2.000 euro al momento della notifica del pignoramento, la banca può dare al creditore solo 654,44 euro (ossia 2.000 – 1.345,56);

mercoledì 15 luglio 2015

Banche e anatocismo sotto scacco: interessi pompati sul finanziamento

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/93481_banche-e-anatocismo-sotto-scacco-interessi-pompati-sul-finanziamento


Anatocismo vietato già da un anno e mezzo non solo a Milano e Como: al coro dei tribunali che si scagliano contro la pratica bancaria di “pompare” gli interessi a carico del correntista, calcolandoli non solo sul capitale dato in prestito, ma anche sugli interessi già prodotti nelle precedenti mensilità (così aumentando sempre più l’importo da restituire all’istituto mutuante) è ora anche il Tribunale di Biella [1]. Secondo, infatti, quest’ultimo giudice, è stato sufficiente lo stop scritto (seppur genericamente) dalla Legge di Stabilità del 2013 per far scattare il divieto a partire dal primo gennaio 2014.

martedì 14 luglio 2015

Mutui a Tasso Fisso

Trust a titolo gratuito, revocatoria dei creditori più facile

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/93449_trust-a-titolo-gratuito-revocatoria-dei-creditori-piu-facile


Il trust, se a titolo gratuito, può essere facilmente revocato dai creditori del beneficiario. È quanto si evince da una sentenza del tribunale di Bologna dello scorso 23 aprile [1]. Questo perché tutte quelle volte in cui il debitore si spogli dei propri beni per impedire su di essi il pignoramento dei creditori, e lo faccia a titolo gratuito (tale è non solo la donazione, ma anche la costituzione del fondo patrimoniale o il trust gratuito), il creditore può rendere inefficace l’atto (revocandolo, appunto) semplicemente provando la consapevolezza del debitore di compiere un atto pregiudizievole al creditore (a tal fine basterebbe, per esempio, la dimostrazione che non vi siano altri beni utilmente aggredibili nel patrimonio del debitore).

Quando invece la cessione è a titolo oneroso (è il caso della compravendita), oltre alla suddetta prova il creditore deve anche dimostrare la consapevolezza, da parte del terzo acquirente, di partecipare a un atto in frode ai creditori (prova difficile da raggiungere se si tratta di un estraneo e non un parente stretto). Difatti, in questi casi, si deve anche tutelare il legittimo affidamento che l’acquirente abbia fatto su un contratto ritenuto, all’atto della stipula, pienamente valido.

venerdì 10 luglio 2015

Segnalazione centrale rischi: quando illegittima

Fonte:   http://www.laleggepertutti.it/93254_segnalazione-centrale-rischi-quando-illegittima


Non capita, purtroppo, di rado che la segnalazione del cliente in centrale rischi avvenga, ad opera della banca, a soli fini ritorsivi, ossia per mettere il correntista alle strette e ottenere il pagamento nel più breve termine possibile.
A fare un elenco di tutte le ipotesi in cui la segnalazione in centrale rischi presenta indici di anomalia, ed è dunque da considerare illegittima, è il Tribunale di Milano in una recente sentenza.

Gli indici di anomalia della segnalazione alla centrale rischi
Si considera illegittima la segnalazione alla centrale rischi quando:
– la segnalazione intervenga dopo diverso tempo dalla costituzione in mora del debitore, senza che nel frattempo la sua posizione sia sostanzialmente mutata (nel caso deciso dai giudici, la misura era stata adottata ben oltre un anno e mezzo dalla contestazione dei fatti al cliente);

info

testo